Siccome è stato aperto un topic di impressioni e riflessioni sull'attuale generazione (al quale risponderò appena possibile), mi sembra giusto farne uno dedicato a tutte le gen e scegliere un solo gioco simbolo per ognuno. Riporto tutto paro paro dal mio post Facebook.
Visto che sta girando la classifica dei top generazionali, ho deciso di fare anch'io una cosa del genere. Però, per differenziare il tutto, anziché fare un elenco dei migliori giochi di questa generazione, voglio farne una dedicata proprio ad ognuna di esse, partendo ovviamente dalla prima capitanata da Magnavox Odyssey (ed i suoi molteplici modelli), Nintendo Color TV Game (idem come Magnavox), Atari Home Pong, TV Tennis Electrotennis di Epoch (giocatevi il loro Donald Duck no Mahou no Boushi, sviluppato da SAS Sakata per Super Famicom) e Coleco Telstar (il mio modello preferito è il Telstar Arcade con le sue cartucce triangolari, proprio come la forma della console) sino ad arrivare ovviamente a Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.
Di seguito i titoli scelti; uno solo per ogni generazione. Quindi niente mezze misure.
Prima generazione – Nintendo Color TV Racing 112 (Nintendo; 1978)Solitamente i Color TV Game avevano più titoli incorporati con alcune variazioni e la possibilità di giocare in due. Il modello Racing 112 dispone però soltanto del simulatore di guida e, nonostante il singolo volante (con tanto di manovella per il cambio), non manca comunque la possibilità del multiplayer grazie agli appositi telecomandi. Sette modalità e tanto divertimento, in proporzione all'epoca (chiaramente). Avrei potuto inserire il più blasonato Pong oppure Road Race (Cartridge #1) e Shooting Gallery (Cartridge #3, non il minigioco di Ocarina of Time) di Telstar Arcade. In effetti non fosse che Road Race si può rompere piuttosto facilmente correndo a bordo schermo, forse lo avrei preferito anche a Racing 112 di Nintendo.
Seconda generazione – H.E.R.O.; Atari 2600 (Activision; 1984)La scelta qui non è stata per nulla facile, anche perché già prendendo solamente l'Atari 2600 ci sono altre chicche come ad esempio l'immortale Pitfall! di David Crane oppure Kaboom! sviluppato da Larry Kaplan; senza dimenticare Enduro di Larry Miller (il mio preferito del sistema Atari) o Chopper Command di Bob Whitehead. Ci sono poi Astrosmash e Night Stalker per Intellivision che pure sono due grandi classici o Illusions per Colecovision. Alla fine ho però optato per la perla di John Van Ryzin di cui avevo scritto anche un articolo tempo fa:
www.gamesnote.it/retrogames-gamesn...nd-h-e-r-o.html. Direi possa bastare per capire il motivo dietro alla mia decisione.
Terza generazione – Super Mario Bros. 3; Nintendo Famicom/NES (Nintendo; 1988)Generazione dopo generazione diventa sempre più difficile decidere il gioco simbolo della sua epoca, ma dopo averci riflettuto per un bel po' alla fine ho optato per l'intramontabile 'Platform King', Super Mario Bros. 3. Anche di questo ci ho scritto un articolo, quindi lo riporto direttamente:
www.gamesnote.it/retrogames-gamesn...rio-bros-3.html.
Quarta generazione – Chrono Trigger; Super Famicom/SNES (Square; 1995)La generazione 16 bit è una delle più incredibili di tutti i tempi. Insieme a quella dei 32 bit forma pure il periodo aureo dei J-RPG, e non per l'altro la scelta è ricaduta su uno dei massimi esponenti del genere in assoluto. Ci ho pensato a lungo tra Zelda: Link's Awakening, Donkey Kong Country 2, Super Metroid, Castlevania: Chi no Rinne (Rondo), Demon's Blazon, ma alla fine l'ha spuntata il fantastico capolavoro di Square. Anche in questo caso, ecco un mio articolo in merito:
www.gamesnote.it/retrogames-gamesn...no-trigger.html.
Quinta generazione – The Legend of Zelda: Ocarina of Time; Nintendo 64 (Nintendo; 1998)Qui credo non ci sia molto da aggiungere. Non solo il gioco della sua generazione, ma anche uno tra i migliori di tutti i tempi che rivoluzionava per sempre l'industria videoludica. Immense le qualità della pietra miliare di Shigeru Miyamoto che già solo con l'implementazione dello Z-Targeting aveva cambiato per sempre il modo di giocare. Ocarina però non è solo questo, è pure un’avventura straordinaria, indimenticabile, sublime. Un capolavoro senza tempo e nonostante la pletora di titoloni immensi usciti in quel periodo, la scelta non poteva che essere questa.
Sesta generazione – Shenmue II; Dreamcast (SEGA; 2001)Un anno dopo Ocarina, nella generazione successiva alla quinta, arriva un altro capolavoro senza tempo; un'altra pietra miliare che esplode nel 2001 con Shenmue II. Premesso che per me non esiste Shenmue separato dagli altri capitoli, in questo caso dovevo per forza fare una scelta e quindi ho optato per quello che è l'episodio che eleva all'ennesima potenza la formula straordinaria concepita da Yu Suzuki. Il viaggio di Ryo Hazuki in quel di Hong Kong è una delle esperienze più belle e sensazionali che io abbia mai vissuto durante tutto il mio percorso da appassionato di videogiochi. Avrei voluto inserire Metroid Prime 2 o Resident Evil 4 (e c'erano pure ulteriori contendenti), ma alla fine non potevo che scegliere l'epopea di Yu Suzuki.
Settima generazione – Metal Gear Solid 4; PlayStation 3 (Konami; 2008)Qualcuno potrebbe obiettare che tra tutti i Metal Gear Solid questo sia il meno consono per una classifica del genere e che uno tra i primi tre meritasse di più. Tuttavia non è colpa certo degli altri Metal Gear Solid se non sono comparsi in questa top; semplicemente, nelle generazioni precedenti, ho ritenuto più meritevoli i titoli che ho scelto. Detto ciò, Metal Gear Solid 4 rimane comunque un giocone stratosferico, con uno dei finali più belli della storia. Troppe cutscene tra una sequenza ludica e l'altra? Forse è vero, però GAZ quando si gioca, si gioca coi controcoglioni. E scusate se è poco.
Ottava generazione – Red Dead Redemption 2; PlayStation 4, Xbox One (Rockstar Games; 2018)Tra tutti i titoli di questa gen, due sono quelli che hanno saputo mettermi davvero in difficoltà: Breath of the Wild e Red Dead Redemption 2. Nonostante sia un fan di Zelda, ho comunque apprezzato di più l'epopea Western di Rockstar e ritengo quanto fatto da Red Dead Redemption 2 nel complesso superiore rispetto al capolavoro Nintendo. Rockstar è riuscita a creare un open world magnifico, tra i più densi e pulsanti di sempre e non perché ricco di attività e cose da fare con i classici simboli sulla mappa, ma proprio perché vivo, tangibile. Cavalcare per quelle lande non ha prezzo, ti dà come l'impressione di vivere in un contesto quanto più verosimile possibile dove può accadere qualsiasi cosa. Per non parlare poi dello splendido rapporto con la banda e la vita in accampamento. Semplicemente meraviglioso. Certo, vi son dei limiti tecnologici e molto spesso le cose si risolvono in maniera potremmo dire più standard, ma quando poi capitano quei momenti unici, non c'è partita. È stata sicuramente l'esperienza simbolo di questa generazione; almeno per me.
E questo è quanto. Mancano ovviamente i giochi arcade e quelli per i vecchi retrocomputer che potrebbero poi essere trattati in separata sede. In fondo quando si parla di generazioni ci si riferisce appunto alle console, per cui per forza di cose va escluso il resto, anche se ad oggi il PC (lato gaming) è molto più vicino al mercato console, tanto che si è quasi unificato a quest'ultimo. La mia classifica non ha pretese di verità assoluta e può ovviamente essere messa in discussione – come giusto che sia. Questo perché, per quanto abbia cercato di pensare nella maniera più obiettiva possibile, tenendo in considerazione l'importanza dei giochi scelti, comunque una classifica rimane sempre molto personale. Giusto nel caso ci fosse il bisogno di specificarlo.