Nel giugno del 97 eravamo sbarbatelli incazzosi che picchiavano duro sui videogame e sui campetti da basket della zona. 
Estasiati dal ritorno di un paio d’ anni prima in pompa magna del grande Air J, le nostre giornate di vacanza estive si alternavano in match infuocati su asfalti roventi, scambi etici di figurine sbrilluccicose, una visione giornaliera di Space Jam su vhs pirata per gasarci e ghiaccioli scontati a 300 lire.
Avevamo la testa che era diventata praticamente una palla rugosa, o come la testa di Charles Barkley.
Basti pensare che sapevamo a memoria i pesi e le altezze di mezzo roster NBA, ci facevamo comprare solo le scarpe maraglie dei beniamini, ognuno aveva una canotta oversized di qualcuno famoso e ogni pretesto era buono per fare due tiri e umiliare amichevolmente per il resto della giornata chi aveva perso più palle, o peggio, da evitare come la morte, la vergogna di farsi stoppare un tiro. Era proprio una fissa quella che avevamo. Ah, pure i videogiochi erano una fissa, ovviamente.
NBA HANGTIMEI numi vollero, enfatizzando ancor di più la verve fantasiosa di noi ragazzini dodicenni, che i signori della Midway avessero rilasciato da un annetto il sublime Nba Hangtime, in versione arcade.
Dello stesso filone, giocavamo il TE e pure qualche parentesi a Total Nba, sulla sempre poco salmodiata Playstation, ma non era la stessa roba. Questo era ancora più esasperato e stiloso.
Non c’era un bar malfamato o una sala che non avesse l’arcade imponente. Non so cosa mi sarei potuto comprare oggi, se non avessi foraggiato il cabinato del baretto sopra casa a forza di 1000 lire (2 coins per giuocare).
La versione qui è quella ovviamente per Ps1, uscita purtroppo solo nel nuovo continente nella primavera del 97. (Le versioni 16bittare e pure per nintendone e pc uscirono un poco prima)
La differenza più lampante rispetto la controparte arcade è che qui i caricamenti sono infiniti.
Addirittura presenti e belli fastidiosi, perfino tra un tempo e l’altro di gioco (dove non capisco che accidenti di nuovo si debba caricare a parte maschere semistatiche, hint risaputi o statistiche e punteggi).
Idem nel menu principale: anche cambiando due parametri del kaiser nelle opzioni, l’uscita e il salvataggio su memory card risultano esasperanti. Magari utili per un sorso di bibita gasata, una vampata di fumo tossico o semplicemente per infastidire il nostro avversario.
Il roster è aggiornato di un anno, quindi un poco più “attuale” della prima versione. Altre cosucce forse sparse qua e là ma sembra a mio basico vedere una conversione dal membro di tutto rispetto.
29 squadre e relativi gigantoni tra cui scegliere e ci si butta nel delirio che ha sempre caratterizzato la serie:
passaggi al fulmicotone, spintoni e smanazzate varie, corse col turbo in lungo e in largo, alley hoops e slam dunks con le maiuscole. Uno sballo. Il 2 vs 2 offerto rende il gameplay frenetico e accattivante come non mai, con una immediatezza e semplicità che tiene incollati per ore allo schermo.
Via le regole più logiche come i falli spaccaossa e il preoccuparsi di uscire dal campo, assenti come quasi la gravità, specialmente nelle circensi schiacciate, accompagnate da perculanti gridi a tarzan, marchio di fabbrica del prodotto. Ci sono altri trademarks come le squisite frasi e commenti (generici) del telecronista che interpreta Marv Albert deliziandoci con frasi celebri come “He’s on fire!” o l’intramontabile “Boomshakalaka!”, al termine di 2 punti arraffati schiacciando da mezzo campo travolgendo i malcapitati difensori sotto il canestro.
Impagabile rivalsa, anche e specialmente contro la maledetta cpu, scriptata a nostro sfavore e bastardissima nei momenti più decisivi della partita.
La più succosa aggiunta avvenuta con questo articolo è l’originale opzione di Create a Player, che ci permetterà di customizzare un fantoccio dalle fattezza più disparate ed usarlo con ID e codice relativo, nella nostra scalata al successo finale. Potrete creare una bestiaccia di 2 metri, pesante come un macigno, con la testa perché no di licantropo e affiancarlo ad un certo Rodman, per esempio. Gli attributi iniziali non vi permetteranno faville in campo e avrete sicuramente più o meno lacune in qualcosa, sta a voi decidere.
Ogni tot match vinti col nostro pupillo si verrà premiati con un paio di punti e potrete pian piano creare una vera e propria macchina da canestro.
Come nei vari MK, si potranno inserire pre-game codici più o meno segreti come power ups sulle abilità o per agghindare magari i nostri partner di teste enormi, oppure giocare in un campetto ispirato all’aperto, sotto i fiochi lampioni magari del ghetto, con le reti in metallo e come sfondo dei grattaceli al crepuscolo. Meraviglioso.
Lo stile generale rimane il solito: irriverente, sempre originale e spassosamente inconfondibile, come tutti i lavori Midway.
Macinando attributi e vittorie su vittorie in campionato torneremo in loop a battagliarci contro le stesse squadre, a sto giro però, ancor più agguerrite e fottutamente dure da sconfiggere: uno dei partner avversari infatti, sarà più o meno a random uno tra i creatori del gioco e/o comparse uovadipasqua più o meno famose, come nei precedenti (e venturi) capitoli della serie.
Il comparto audio, oltre il ridondante e orecchiabilissimo beat della traccia principale “Whatcha Gonna Do”, offre calzanti e ispirati intramezzi, lasciando il resto del sonoro ovviamente, agli schiamazzi sul campo, monoliner leggendari dalla telecronaca, scratch e sibili delle tomaie sudate sul parquet, il rimbalzo della palla che rieccheggia o sbatte con violenza sul tabellone, il tifo e tutto il resto delle cazzate. Fantastico.
Nba Hangtime garantisce gloriose giornate di intrattenimento, specialmente con un amico in squadra, per doppi a dir poco infoianti, contro una cpu dura come un legno di quercia.
Qua la mia copia del titolo che gira su una delle mie 1002:
Almeno sulla Play ho notato una scarsa reperibilità, poca roba come valore, attribuibile a pochi spiccioli, ad aver la fortuna di trovarla completa però.
Ai tempi, una decina d’anni fa oramai, la recuperai sulla baia amerregana, per circa 15 euri.
Qua invece, la meno latente e preferibile versione arcade, in tutto il suo splendore:
IT’S SHOWTIME!!!
