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MDK - PS1, GAMES ARCHIVE #1

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view post Posted on 24/8/2017, 17:40     +1   +1   -1
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thekingofmonkeys

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Ne ha parlato anni addietro il sempre poco lodato Zio barraka, e con sommo gaudio scrivo due righe anch’io.





MDK vede le sue prime luci tra le manone dei pcisti incapperati nel lontano 1997, verso primavera.

I capoccioni della allora Shiny Entertainment [creatori di Earthworm Jim e i venturi Wild 9 e The Matrix per dirne alcuni] diedero vita ad un action 3d innovativo per il tempo, lasciando al giocatore la possibilità di cambiare l’approccio sparacchino tra una visuale in terza persona ad uno in prima, senza difficoltà di sorta.

Le specs consigliate su pc erano leggermente da rizzare i capelli benché il 3d stava bello che prendendo piede: era una piccola bombetta, parlando meramente della qualità visiva.

Quello provato qui è però il porting appena menomato, la versione consolara su Playstation, apparsa worlwide nell’autunno dello stesso anno.
Questa sorella minore mantiene quasi lo stesso aspetto cosmetico, con le chiare riduzioni di risoluzione e qualche peggioramento e taglietto nelle animazioni; forse riesce a migliorarsi un pochino nei colori, leggermente più vibranti e in qualche altro minuscolo dettaglio tipo le trasparenze ed effetti di luce.


MURDER DEATH KILL

Ambientato sul finire dei bestiali anni 90, MDK racconta le gesta dell’eroico Kurt, aiutante dello scienziato mancato Dr. Fluke, quest’ultimo auto esiliatosi sabbaticamente nella sua nave spaziale, in orbita nel sistema solare. Nell’attesa di qualche scoperta che scrollerebbe di dosso i suoi precedenti buchi nell’acqua, il doc costruisce il companion robotico Max, un cane a 6 zampe che preferisce sfruttare la sua ingegneria nei propri hobby invece che aiutare in “casa” .
Il dottore idea anche una sorta di tuta da combattimento iperfiga e gadgettosa , indossabile per ogni evenienza bellica.

Come in ogni novella che si rispetti arrivano i cattivoni di turno a rompere le malle: in questo caso degli alieni ingastriti che tramite gigantesche costruzioni trivellanti si sono insediati sulla terra distruggendo tutto ciò che gli capitava sotto e con l’intento di succhiare fino al midollo ogni sedimento prezioso, appropriandosi di tutte le risorse del pianeta.

Quale momento migliore per intervenire a stoppare le gesta yankee degli invasori?

Impersonato Kurt, seppur riluttante alla missione, ci butteremo direttamente all’interno di questi minecrawlers mastodontici, attraversando la stratosfera protetti dalla nostra tuta spaziale resistente alla frizione generata, agli urti e alle miriadi di proiettili ed esplosioni che cercheremo di evitare.

Ogni livello ha sezioni appunto di volo, dove dovremmo scansare i raggi nemici anti intrusione e accaparrarci bonus golosi, per partire ogni volta pompati e straesaltati.
Appena sbarcati ci cimenteremo nel distruggere tutti i barbari sullo schermo, come alieni, robot, carri armati, torrette di sentinella, navette volanti, mostri e chi più ne ha più ne metta.
Il tutto senza crepare con bestemmie finali. Passeremo in cunicoli o tunnel tra una sezione e l’altra, quasi sempre a piedi per riprendere un attimo fiato ed asciugare le dita sudaticce ma in alcuni frangenti raggiungeremo il prossimo scontro snowboardando come se nulla fosse o scivolando come pallottole umane giù lungo dirupi più o meno scoscesi, con l’aria fresca ad accarezzarci il casco aerodinamico o a respirare polvere tra sibili di proiettili e metallo.

La nostra fida mitragliatrice è dotata di un pozzo senza fondo, sputeremo proiettili alla velocità dei preservativi ad un qualsiasi spring break. Più scarsi ma non rari i vari bonus quali esplosivi mignon, le bombe nucleari più piccole al mondo [ per ridurre in brandelli passaggi altrimenti invalicabili] , potenziamenti, esche diversive, fino alle più disparate smart bombs con i ruminanti e altre diavolerie simpatiche, moolto succose e di ausilio, specialmente negli scontri con i boss ingordi a fine livello.

Tramite il tasto select sposteremo la mitragliatrice sopra il nostro casco in men che non si dica, tramutando l’esperienza di giuoco in un fps [semistatico]a tutti gli effetti. L’arma principale diventerà così un comodo strumento per il cecchinaggio, propellente con munizioni intercambiabili a seconda della necessità, con uno zoom da erezione che ci permetterà di attraversare quasi intere mappe, senza pop up ne rallentamenti o difetti in texture e/o poligoni. Fantastico.

Menzione obbligata con la pressione del tasto X è il dispiegarsi di ali dal design aerospaziale che ci permetteranno di librarci e planare nelle massive aree di gioco e non rimetterci pure le scarpe nelle zone troppo congestionate dal fuoco.

Utilissimo anche lo strafe verso destra o manca tramite i dorsali primari per districarsi in metodologie di attacco o ripiego a noi più congeniali.
Ognuno dei 6 livelli totali, divisi in sottosezioni, si aprirà come detto prima in una caduta verso l’inferno sulla terra e si concluderà con un piano di evacuazione simile, attraverso dei corridoi fluttuanti, aiutati dal nostro amico cinocefalo che ci riporterà sulla nostra nave, in attesa del classico briefing per la ventura missione.

Le sezioni sono per la maggioranza veramente vaste e con un design di pregio.
Ogni area è diversa pur con lo stesso look hardcore. Le strutture sembrano quasi opere d’arte mezze punk, geometriche o sbilenche, ricche di livelli di terreno che straniano da picchi luminosi e colorati a meandri bui e cupi, montagne con avvallamenti e stanze al limite del surreale, grotte e cunicoli, interni futuristici ed infine altre parti quasi desolate...

In aggiunta zone madide di elementi platform. insomma, splendido. Infatti, in mezzo alla frenesia da sparante, ci sono parti dense di trabocchetti e stratagemmi d’arguzia prima di avanzare o semplicemente capire "come cazzo ci si arriva adesso, da qui a li" o "come diamine mi tolgo sto stronzo dai piedi?" Qualche bel puzzle appunto, niente per cui chiamare in aiuto i vigili del fuoco però il cervelletto è chiamato in causa, ogni tanto.

Il sonoro, diamine, azzeccatissimo.
Urla e schiamazzi degli alieni, esplosioni e sbudellamenti vari, il vento mentre si plana, i passi che riecheggiano nei corridoi futuristici e il quasi interminabile sottofondo di ta-ta- ta-ta- ta-ta- ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta ci accompagneranno lungo tutto il cammino.

Le note che stuzzicheranno maggiormente il timpani sono quelle che compongono la colonna sonora: roboante nelle fasi concitate fino a quasi diventare poetica e melodica, parti decisamente comiche e perculanti con toni più cartooneschi, ci sono ammiccamenti voluti ai sound di 007 e di Predator in alcuni punti. Pure la colonna sonora finale. Delicious.

Il tono generale è un continuo di tragicomicità e serietà, atmosfere folli e altro ancora, difficile da descrivere senza provarlo. Le strizzate d’occhio son sparse ovunque, alcune più volute come la testa di Eartworm Jim o la somiglianza di Max con Snoopy in veste di red baron…

La versione PC è senza dubbio un gradino superiore a livello visivo senza nulla togliere a questa, che colma i gaps con dei filmati promozionali non presenti in toto nella controparte desktop. La versione PC possiede inoltre un manuale veramente ispirato però, sorta di diario del pazzo Dr. Fluke.

L’ispirazione continua anche nello stesso nome del gioco [o a cosa ha portato i creatori a scegliere i nomi e altro… ], di cui l’acronimo della demolizione prese le vie più strane come Murder Death Kill [abbandonato per evitare problemi in gadget per fanciulli ] Mission Delivery Kindness, Max .Dr Fluke. Kurt e altri strani come Mother’s Day Kisses [ giorno di uscita del gioco], lasciando semplicemente MDK e che ognuno scegliesse quello che più gli sconquifferava in quel momento.

E' uscito anche un seguito di minor lucentezza e si stava perfino per crearne una serie animata.
La software house venne fagocitata dalla Infogrames nel nuovo millennio e parte degli sviluppatori migrarono su altri lidi, Planet Moon Studios, portando
sicuramente somiglianze con questo piccolo cult in altre loro opere come ad esempio Giants.

Una manciata di ore abbondanti per finirlo, che sarebbero svariate di più senza l’utilissimo save system ognidove.


Non avendo più la mia copia pal presa all’uscita [ scambiata per un Sub Zero Mythologies [!! <_< !!] e poi persa chissà dove nel tempo] ho ripreso una copia jappa nuova di pacca a 20$, spedita.



maxresdefault
Screen di gioco

image1
Action!

image2
La copia ntsc/jp su una mia scph 5502



Insomma, una piccola gemma.



Cito il mastro ancora una volta:

MDK era uno di quei deliri anarcoidi videoludici. Uno di quelli particolarmente belli, peraltro.

Edited by the MaDness - 24/8/2017, 19:05
 
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