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[SONY PLAYSTATION] Mega-recensione di Arc the lad Collection

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view post Posted on 30/12/2016, 17:29     +2   +1   -1
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グラシアン

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Ciao gente! Vi avviso che quando ci ho rimesso SETTE ( 7 ! ) MESI a giocare e scrivere parole (anche difficili) per svariate ore, è tutt'altro che semplice, anzi come dire.... è.... insomma... ESTREMAMENTE IMMENSA!
La longevità di questo cofanetto da quattro capitoli è smisuratamente lunghissima.... mai giocato così tanto da quando ho giocato e finito Final Fantasy Tactics sulla console portatile PSP in dieci mesi durante le annate 2009-2010....
Ora leggete con calma, e, quando volete, mettete pausa pranzo come spuntino e non dormite poco, andate tranquilli tanto ormai io ho livellato tutta la trilogia al massimo Master.
Arc the Lad Collection è una trilogia di giochi di ruolo molto prestigiosa per la PlayStation. Ciascuno capitolo veniva localizzato dai disegni alla computerizzazione grafica, continuamente e ritmicamente tradotto per riportare in Occidente. Il primo della trilogia risale al 1995 e si pensava di voler rilasciare in singolo e finire tutta la trilogia a fine degli anni Novanta e soprattutto prima dell'avvento della PlayStation 2, ma alla fine venivano rilasciati non uno ma ben 3 capitoli della trilogia più due dischi “speciali” che sono appunto “Arena” e “Making of...” in un unico cofanetto.
Tale ultimo disco citato rappresenta una sorta di video-interviste ai sviluppatori giapponesi e agli alcuni membri della squadra che aveva tradotto in Inglese per riportare questa trilogia in Occidente.
Se volessi scrivere le trame/storie per intero della trilogia, le avrei fatto in 12 pagine! :)

==================== ARC THE LAD I ====================

La storia inizia con l'ultra-millenaria leggenda che narra della Torcia Cion che tiene lontano il Demone che saccheggiò il Clan. La ragazza del Clan in Seirya, Kukuru, viene mandata dal sindaco della villaggio con il compito di spegnerla per riportarla alla pace ma a sua insaputa viene rilasciato quel Demone.
Allo stesso momento un futuro eroe di nome Arc vuole uscire di casa per avventurarsi alla ricerca della scomparsa del suo padre esiliato che sarebbe dato morto 10 anni prima. Mentre cammina fuori, incontra con Kukuru che prima ha erroneamente spento la Torcia e pensa di voler riaccenderla, però c'è il Demone lassù. Arc va di sua testa e la riaccende al posto di lei.
Più tardi, i due si avventurano a fianco fianco assieme agli altri (un soldato imbranato che suona le trombe, un mago che era uno dei Sette Guerrieri Antichi, un maestro monaco, un spadaccino che deve trovare la pace ed infine un mercante evocatore abbastanza furbo) avendo in comune di salvare il mondo che è in pericolo dai mostri malefici.

La giocabilità è incredibilmente semplice, come si sa, questo non è il RPG classico, bensì tattico.
Mi ricorda come il Final Fantasy Tactics in vari punti.
È estremamente intuitivo grazie la gamma delle magie e le abilità speciali, a volte la generosità degli oggetti rigenerativi non è un granché perché si esauriranno prima di quanto si pensasse, trovare forzieri invece non è sempre lineare, bisogna usare armi di lunga gittata o meglio, i sassi che sono difficilmente reperibili e spesso si trovano solo in pochi posti. Guarda caso che i forzieri si trovano spesso proprio durante le battaglie.
Le vincite sulle battaglie dipendono dalle abilità del giocatore sull'uso degli elementi tra magici ed attacchi fisici.
Non sempre sono facili all'inizio: se si è curioso, si può imbattersi in una battaglia molto pesante se non si ha un livello sufficiente per superarla, ovvero durante le battaglie, tali nemici si mostrano molto più forti persino a spazzare via il gruppo in poche mosse. Bisogna prima livellare in un posto dove ci sono i mostri deboli per ricavare molte Erbe rigeneranti e vari oggetti di recupero, poi concentrarsi un mostro più potente alla volta pian piano sconfiggendolo si livella un passo per passo.
Al di fuori delle battaglie, si ha la libera scelta di scegliere un posto davanti alla mappa, oltre al salvataggio della partita, come esempio esplorare il castello per parlare con la gente o andare di nuovo in varie battaglie per livellare l'esperienza del gruppo. Tuttavia, sono veramente in poche e non tutte le aree sono libere ad esplorare, spesso dopo ogni dialogo si ha l'obbligo di andare in una certa area per poter procedere e non c'è libertà di andare altrove. E non c'è molto anzi solo qualche posto esplorabile.
Le vibrazioni sono una novità per un RPG tattico datato il 1995, visto che lo sanno tutti che il pad controller dotate di vibrazione risale molto più tardi, ovvero nel 1998.
Eppure la squadra statunitense chiamata Working Designs ha fatto un'idea di aggiungerle come effetti per le magie, attacchi, movimenti durante le scene... una parola che tiene tutta la giocabilità: genialissima!

La grafica è tuttora un'altra cosa. Quasi all'intero gioco è dettagliatamente precisa fino a sembrare reale, soprattutto nelle città, castelli, nelle battaglie, etc.. Con una prospettiva angolare sugli sfondi 2D è ancora eccezionale!
Grazie alla potenza del processore grafico della PlayStation era possibile passare i colori da 16-bit a 24-bit, una cosa che i pochi sapevano come fare.
Ci sono tanti termini che voglio idolatrare la semplicità e il vecchio stile grafico anni Novanta, soprattutto giocarlo alla PSX come se fosse ancora alla SNES tra sprites libidinosi ed impeccabilissimi fino a bocca aperta per vari minuti, spesso piangendo di nostalgia per il Retro 2D e quasi sempre disprezzando al massimo l'obbrobrio del 3D modernissimo delle Next-consoles.
Infatti, essendo uscito nella seconda metà degli anni Novanta è estremamente nostalgico al livello 16/32-bit per chi ama il Retro. Già giocarlo all'età di quasi trent'anni sarà fuori luogo schizzando lo standard per qualche bi*****nkia che gioca alla PlayStation4 ma che non saprà mai il perché!

E il sonoro? Umh... Quando passa il treno “angolare, tipico grattacielo” che si pensava lineare e invece.... a bocca aperta!! BRUUUUUMMM ….. che potenza.... gli effetti di vibrazione durante i movimenti nelle scene di animazione CG (Computer Graphic) mi hanno lasciato a bocca aperta.
Curiosamente, il piano di adopera cinematografica era proposto di fare in colori tradizionali dell'anime 2D per le scene d'animazione però poi era stato optato alla grafica computerizzata in 3D ed era un'impresa mica da ridere, specie se la prima volta in uno role-playing-game tattico su PSX.

Da notare che ho impiegato circa 30 ore (precisamente 29 ore e 50 minuti) a completare il tutto per tutto il primo capitolo.
Cioè, per completare al massimo 100% è necessario analizzare OGNI mostro usando l'abilità del mercante appena appare un nuovo mostro sconosciuto e livellare tutti i sette personaggi che però purtroppo si è saputo che il massimo è 60 contrariamente rispetto a normali RPG dove di solito sarebbe 99.
Comunque poco importa, m'è capitata questa già dapprima, infatti mi ricorda quello livellamento simile in Suikoden Tactics.
Poi, trovare tutti gli oggetti e gli accessori è fondamentale per giungere a finalizzare lo scopo di scovare il tutto possibile, anche per un certo ed importante motivo. Si saprà solo giocando a fondo.
La missione secondaria più noiosa e banale è l'Arena Tournament, bisogna vincere non dieci ma ben MILLE battaglie per un bell'elenco di accessori in più e, per farlo, è necessario eliminare un nemico OGNI VOLTA sprecando fino ad OTTO ore di gioco! Per fortuna c'è la pausa con possibilità di salvare la partita.
L'altra missione secondaria invece è molto più impegnativa e interessante per i tosti che vanno avanti fino alla fine è sopravvivere ben 4 ore filate senza pausa il super-dungeon da cinquanta battaglie, dalla più semplice alla più complicata.
Curiosamente il mostro finale del super-dungeon è.....c....emh, non lo dico! Emh....
Sono presenti un paio di quiz che daranno prova alla conoscenza di chi lo sta giocando.
In alternativa, per finire rapidamente la storia principale senza voler seguire qualunque missione secondaria si arriva alle 5 ore nette di gioco intensive: troppo corto per un normale GDR ma comunque si tratta solo di primo capitolo della lunga trilogia. Il finale si concluderà con molte cose ancora da fare dopo aver sconfitto i sé stessi maligni dei personaggi.

Curiosità:
Alla fine del gioco, il giocatore può salvare la partita dopo aver superato la battaglia finale. Quei dati saranno segnati come “Cleared” e le statistiche dei personaggi e gli oggetti trovati potranno essere trasferite alla partita di Arc the Lad II. Bisogna prima di “denudare” un paio di personaggi per poter averli nel secondo A.T.L.II.


==================== ARC THE LAD II ====================

Esso prosegue il primo capitolo come se fosse il “secondo” disco ed adotta i personaggi, la storia, le tecniche di tattica, grafica, i parametri e i livelli trovati finora durante nel primo capitolo.
Erano anni che io, in quanto super esperto di RPG, non sentivo questa possibilità perché sapevo già in Giappone il primo ed il secondo capitolo erano distanti tra 1995 e il 1996, se fosse uscito in uno allora tale RPG tattico sarebbe stato normalmente completato persino in due dischi.
Pensavo che avendo finito e completato il primo avrei gustato il finale ma non era “storia finita” per appunto!
Cosa che non avevo calcolato.... in effetti mi pareva strano così semplice averlo finito in quel modo e con quel così poco che ho faticato tutte quelle ore giocate finora.
Beh, che dire... la trama del secondo capitolo comincia con il lacrimevole prologo che si risulterà molto lungo e complesso nonostante tale capitolo sia datato il 1996.

Dunque...

La trama si comincia drammaticamente. Il villaggio viene bruciato e molte persone muoiono per mano di un “Criminale” che ha uno scopo di ottenere il Potere del Fuoco, un tesoro inestimabile del Villaggio. All'esecuzione pervengono il nonno e il padre che provano a proteggere la Statua del Sacro Fuoco ma verranno comunque uccisi sotto occhi del ragazzino che sarà il futuro “secondario” eroe, Elc, per mano delle guardie che hanno eseguito gli ordini dall'Alto. Elc si vendica mostrando il suo potere del Fuoco contro le Guardie ma verrà consumata la sua energia per aver usato quel potere. Non si sa da dove venisse. Verrà poi catturato e deportato ma riuscirà a liberarsene con una misteriosa ragazzina.
Passano alcuni anni, Elc è cresciuto ed è diventato un giovane Cacciatore di taglie con uno scopo di vendicare i suoi cari contro chi ha dato l'ordine maligno. In un mondo futuristico e magico dove la tecnologia arcaica ma avanzata esiste contemporaneamente tra primitivi, mostri e magia; emerge una organizzazione malvagia che può produrre potenti mostri chiamati "Chimere" usando gli esseri umani.
Questa organizzazione però è stata manovrata dal regno di Romalia dove è cominciato il pandemonio e dove giace il Re corrotto che vuole impadronirsi degli altri regni più deboli per giovare il mondo più moderno e tecnologico ma dietro di egli c'è qualcosa ancora di più malvagio che si scatenerà la grande catastrofe.
Per sconfiggere questo male, nel dirigibile Elc libera una giovane, Lieza, capace di comandare i mostri e incamminano le avventure assieme agli altri personaggi che avverranno fino a facendosi parecchi nemici mortali...

Quei personaggi presenti in Arc the Lad non li ritroverò mai in nessun altro Videogioco di Ruolo a cui avevo giocato durante tutti questi anni!
Con il tanto mio stupore, scopro che la taglia più alta è proprio quella di Arc, l'Eroe del primo capitolo!
Nel gruppo molti dei membri sono fuori della normalità, ciascuno ha un suo stile unico. Per esempio: il ladro-ninja mascherato che ha un cuore d'oro, la ragazza che “comunica” gli animali per combattere ed altro, una bambina proveniente da un mistico Regno, la principessa caduta che usa la magia oscura, la barista che usa la magia bianca, il combattente alto e muscoloso che si espia dalla colpa per la morte dei genitori di una ragazzina che intanto l'accudisce, il robot antichissimo giacente nelle Rovine Antiche tornato “magicamente” funzionante, mostri “domati” aggregati nel gruppo.... tutti si uniscono per sconfiggere un Male molto più grande, assieme ai sette eroi del primo capitolo.
Commoventi scene che a cui ho assisto sono quel finale e soprattutto l'incontro “fasullo” (si rivelerà in una prova di fiducia) del mago vecchietto Gogen con gli antichi Sette Guerrieri del passato remoto.
Durante le avventure ci saranno gli avventi dell'incontro con i vecchi membri del gruppo del primo Arc the Lad; se tali ultimi sono stati allenati al massimo, tutti i loro parametri dello status e le armature equipaggiate saranno trasferiti per rendere le battaglie più semplici. E servirà una cautela durante l'uso del salvataggio nei memory card [rimuginando mentre giocando m'era venuto un fatto che al cento per cento probabilmente verrà usato per salvare tutte le partite dei quattro capitoli di Arc the Lad, infatti all'inizio avrei pensato che bastasse un solo blocco.]. Mentre giocavo sentivo molta nostalgia quando ho letto nel messaggio che parla di “un uomo dai capelli aguzzi rossi” che ovviamente si tratterà di quel membro presente nel primo capitolo. E non sarà la prima volta che ci si re-incontra, infatti ci saranno le belle sorprese! Anche se ci saranno dissapori ma le scene diventeranno più interessanti e divertenti come nella scena in cui Elc mette K.O. le due guardie per andare a salvare Poco, il soldato che suona alle trombe come armi di combattimento. Magari se fosse stato anche per il robot... mah, chi lo sa!

Come si stravede generalmente in un videogioco del genere, i dialoghi sono molto lunghi e alle volte noiosi, inoltre hanno un po' di comicità spesso presente e si può notare la tendenza di aggiungere gli umori alle volte grossolani nelle loro traduzioni occidentali in cui nessuno poteva farlo all'interno della versione originale giapponese. Difatti, le battute sono di solito “all'americana” e spesso hanno vari riferimenti alla cultura pop ed al gergo moderno. Questo causava però anche critiche fatte dai giocatori cinici ove accusavano che l'umorismo implicito abbia reso la localizzazione innaturale. In pratica, nelle battute ove sono presenti nel corso della storia, in esse ci sono moltissime altre emozioni come ironia, tristezza, gioia, rabbia, odio, amore, litigi, insulti, bullismo; oltre alle bravate coraggiose e scene di dolore e quant'altro che non mancano nulla perché normalmente sono sempre presenti nelle vere realtà e difficilmente si trovano in un videogame del genere. Un'impresa da fare sforzi.

La sua grafica generalmente è di gran più lunga più complessa e molto dettagliata rispetto a quella del primo. Ci sono moltissime precisioni che avvicinano alla realtà da vivo riguardando le cose materiali, ovvero c'è proprio di tutto: mobilia, elettrodomestici, segnali stradali, cartelli, alberi, fiori, legno, ferro, cemento, etc... insomma, è presente praticamente OGNI cosa esistente dall'arredamento fino a persino gli effetti speciali dappertutto.... sbalorditivo! Camminando sulle pozzanghere appare l'effetto di cerchi d'acqua; muovendo l'armadio che porta alla stanza segreta si vede l'ombra muoversi secondo la prospettiva della luce; i vestiti che si oscillano secondo i venti persino dentro le case...
Pazzesco, ancora di più che uno RPG uscito nella seconda metà degli anni Novanta, eppure in Final Fantasy VII non si potevano fare altrimenti, ma in Arc the Lad II invece sì che si può!
Si trova un inconveniente difettino, piccolo ma significante: nelle scene CG tra il primo e il secondo A.T.L. non ci sono persone che si muovono ma solo edifici in esposizione e che cadono in rovine. Però non andrà così in poi! Anche in questo caso è su modello 3D.
I sonori nelle scene CG avvicinano alle cadute dei grandi sassi come effetti di collisione ed era difficile manovrare i tempi tra sonori ed effetti visivi durante lo sviluppo e c'erano in pochi a fare, solo due.
Non mancano neppure le vibrazioni durante le collisioni degli edifici ed altro!
Beh.... era cosa da poco ma già abbastanza. Andiamo piano, si tratta dell'anno 1995-'96 e le scene CG erano un lusso da non permettersi in quei tempi.

La longevità del secondo capitolo si risulta straordinariamente smisurata in tutti i modi. È come una prassi, completarlo al 100% è molto ma parecchio complicato, direi che non si può farlo esplicitamente. Forse al 95~98% basterà.
Dunque, si tratta di fare una cosa alla volta, ogni passo per passo.
Le battaglie sono sempre in genere tattica, proprio come il primo capitolo. Stavolta sono molto più complesse del solito, includendo un sistema d'armamento rinnovato. Armi, armature, oggetti e accessori possono ora essere dotati unicamente o generalmente sui membri del gruppo e che persino possono essere acquistati nei negozi, trovati durante le battaglie, trovati nelle zone esplorabili od addirittura creati nel “Negozio di Combinazione” (Combine Shop) che richiede gli ingredienti necessari per assembleare un accessorio o un'arma più potente e forse utile. Non tutti possono essere efficaci se alcuni certi accessori individuali sono già proprio quelli di vera utilità ben superiore.
Ogni personaggio ha un suo tipo di armi ed armature equipaggiatili. Ad esempio, Shu può equipaggiare le scarpe da battaglia o armi da fuoco come fucili d'assalto e fucili da caccia.
Inoltre, presso un'officina (presenti solo un paio, Master e Novel) le armi possono anche essere migliorati, e possono ottenere un +1 accanto al nome per indicare loro un aumento dei parametri. Questo nuovo sistema di equipaggiamento migliora anche il sistema di combattimento, come in certe alcune armi e in quanto di gittata.
Nelle battaglie ogni alleato o un nemico è assegnato diversi punti agilità che determinano l'ordine in cui ricevono il loro turno in battaglia, cioè se uno è più veloce dell'altro ha un primo passo e la battaglia si vince a proprio favore del giocatore e finisce con l'ultimo passo “falso” del nemico.
Purtroppo, il nemico può livellarsi come gli alleati che si livellano ma comunque con una differenza minore. Anche gli attacchi fisici nemici e potenze magiche nemiche possono diventare molto più pericolose a provocare danni indigenti sui membri della squadra. Sono del tutto quasi prevedibili, prima bisogna conoscere bene il nemico che sennò a fare casaccio porta i membri alla fine atroce.
Solo conoscendo meglio cosa può fare il nemico in attacco/magia e con certi accessori e un buon uso degli equipaggiamenti, le battaglie risulteranno più semplici. Sfortunatamente, molti degli accessori risulteranno inutili dopo aver riportato i membri al livello molto elevato, per esempio un accessorio che aumenta +1 o +2 in gittata della magia non serve più se un membro ha già ormai giunto al parametro massimo che lo consente.
Ogni personaggio si dispone di una buona quantità delle abilità disponibili, che vanno da incantesimi a tecniche speciali che possono provocare danni sia leggeri che pesanti ai nemici, guarire uno o più alleati, o aumentare temporaneamente i parametri di attacco/difesa/magia/velocità. Come nella maggior parte dei normali videogiochi di ruolo, le abilità magiche e le tecniche speciali richiedono MP da usare. Se il personaggio non ha abbastanza MP non le possono utilizzare per appunto ma che possono ristorare con pozioni oppure assorbire/rubare quelle del nemico con almeno un paio di MP rimanenti. La potenza magica di incantesimo dipende dal parametro di magia dell'alleato o del nemico.
Il livellamento dell'esperienza è disponibile anche in questo secondo capitolo e come definito in ogni capitolo. Ma, sorprendentemente, è possibile livellare fino al livello “MILLE”, all'equivalente numerico 1.000! Sì, sarebbe stato possibile se si spendesse molte CENTINAIA di ore di gioco, praticamente una follia... altroché se non bastassero i miseri 60 nel primo capitolo. Makai del Nippon Ichi era già avanti come tra gli ultimi, solo ATL2 poteva essere magari il primo ad avere il dissennato livellamento.
Oltre alle battaglie ci sono moltissime missioni secondarie, come aggiunta innovativa è la caccia ai mostri ricercati “Wanted” e le richieste d'aiuto con ricompense in soldi e meriti. Entrambi sono due grandi caratteristiche positive e importanti lungo la partita. Questa novità è stata introdotta dal secondo capitolo in poi ed impiega molte ore di attenzione, soprattutto durante nella storia ci saranno presenti e maggiormente obbligatorie richieste d'aiuto da completare. Se una missione viene fatta male, le ricompense in soldi e meriti calano.
Un aspetto molto più frustante è il durevole “ricercare” i mostri nuovi per completare il bestiario tuttavia si risulterà quasi fattibile perché l'unico personaggio è quella ragazza domatrice di mostri con la sua abilità unica “Search” e che in alcuni punti di gioco non ci sarà mai presente!
Poi, ci sono anche le storielle minori come se fossero dei mini-giochi, tra cui uno molto speciale: la storia di una bambina che proviene da un mistico Regno. La sua storia si risulterà emozionante e la sua battaglia contro sé stessa si risulterà.... drammatica. L'insieme delle scene che la riguardano è, alla fine, assai straordinario.
Arene di battaglia, il super-dungeon con scene bonus, combattimenti facoltativi per catturare i mostri con la ragazza domatrice non mancano per niente. L'aspetto più negativo e diluito fino a persino estremamente tendente a mollare è “fare cadere” gli oggetti rari durante i combattimenti. Già, invero senza QUEI due particolari accessori utili è così praticamente quasi impossibile che equivale ad 1 su 256 possibilità di far cadere un oggetto molto raro. I due accessori si trovano aprendo i forzieri nel secondo capitolo solo tramite la conversione dalla partita del primo capitolo appena completato fino alla fine. Altrimenti, è tutto da rinunciare ed andare avanti senza oggetti rari e benefici.

Il finale dopo aver terminato la lunga battaglia finale in diversi fasi, al contrario del primo, si mostrerà qualcosa di drammatico ma con significativa speranza di cominciare da inizio, appariranno scene fortemente emozionanti fino a commuovere dopo che si verificano varie catastrofi come maremoto, terremoto, eruzione, morte e disperazione ovunque. Lo capirete quando l'avrete giocato dal primo fino all'ultimo momento del secondo.

Il collegamento con l'anime che ha fedelmente il nome del titolo è assai vicino e segue attorno esattamente dopo le storie narrate nel secondo capitolo di Arc the Lad in quanto videogame.
Io l'ho visto appieno e lo consiglio caldamente , giustamente dopo aver giocato quest'ultimo.
È tutto ambientato similmente al gioco, pieno di tecnologia e con la magia e le bestie magiche. Una malefica società segreta comanda questo fragile mondo e produce creazioni dagli umani ai mostri chiamati “chimere”. Elc è ormai coinvolto in questo pandemonio da quando ha salvato Lieza che è la giovane domatrice catturata dalla società. Più tardi, assieme al suo amico Shu e il resto dei compagni come Arc & Co. combattono per salvare tale mondo corrotto.
Esso è composto di 26 episodi, usciti prima in Giappone e poi fino ad arrivare esclusivamente in Occidente soprattutto in U.S. tramite ADV Films, purtroppo mai uscita in sfortunata Italia [che comunque esiste la traduzione amatoriale in italiano da un gruppo fansub ormai estinto]. Il cofanetto dell'anime di Arc the Lad uscito in U.S. risulterà molto grande ed anche costoso visto la poca reperibilità, infatti negli anni 2000 l'ADV Films non riuscì a venderne molto perché il cofanetto in versione video-ludica era uscito molto più tardi, ovvero nel 2002. Prima tutti i capitoli esclusivamente in giapponese erano in lunghissimo sviluppo di traduzione e pochi statunitensi sapevano che in quei tempi non era ancora terminata preventivamente prima dell'anime. Potevano solo gustare il “prima” e “colpevole” guardare invece che giocare in lingua più conosciuta. Cioè dopo aver guardato l'anime si aveva la voglia di videoRPGiocare per sapere cosa era successo prima dell'anime. Ma era così tardi e avevano aspettato molto tempo. Fu creato anche il manga, dedicato sempre al secondo capitolo, e fu distribuito tramite la grande Enix che ha fatto svariate leggende.


==================== ARC THE LAD ARENA ====================

Questo capitolo invece non prosegue né con il primo né con il secondo: si tratta di un disco delle arene ed altro. Le arene permettono a ricevere gli armi e i mostri amichevoli più potenti dopo aver superato almeno 2 sfide su 3 oppure 3 su 5. In questo modo, gli armi potranno essere ancora più potenziate rispetto a quelle di A.T.L.II (secondo). Comunque, tutte le aspettative sono abbastanza evidenti perché non c'è molto da migliorare, tutto quel che serve si trova già nell'ultimo dungeon del secondo capitolo, generalmente il capitolo “Arena” è facoltativo. Ma consiglio di giocarlo e finirlo, non guasta molto.
Non solo le arene, c'è anche gli scambi dell'inventario (armi, armature, oggetti) con DUE GIOCATORI ovvero due Memory Card e due pad controller, scegliendo un maschio oppure una femmina. Altrimenti, niente.
Poi, c'è anche un teatro a cui assistere varie scene, brevi ma divertenti.
Niente trama, niente dungeon, niente scene CG, solo arene e un poco di novità; solo che la versione giapponese specie se ancora nuova e sigillata costa molto parecchio perché era già vista male e considerata inutile per i molti nonostante che dentro in quel disco “Arena” c'era un programma molto speciale, ovvero caricare e salvare i blocchi di A.T.L.II come se fossero “suoi” ed era un punto di forza “particolare” in esso.
Il tutto da scoprire si finisce circa soltanto in 9 ore di gioco. Tutto qui.


==================== ARC THE LAD III ====================

Nella grande maggioranza vengono riportati molti aspetti del secondo capitolo come le battute con un pizzico di comicità, missioni secondarie della Gilda dei Cacciatori, caccia ai mostri ricercati Wanted, disegni 'sprites' dei mostri nemici, il sistema di combattimento, statistiche. Solo con qualche finimento delle aggiunte si vede il miglioramento sia tecnico che grafico, tuttavia la traduzione occidentale continua in maniera graduale senza fermarsi fino a completare la pubblicazione della trilogia in unico cofanetto, proprio come era progettata in questo modo.
Come al solito, ogni capitolo segue sul precedente. Visto che il secondo capitolo offriva moltissime avventure e un mondo molto vasto e virtuosamente articolato, e che riportava il cast del primo capitolo con un nuovo gruppo di personaggi, questa volta non ci saranno molti di loro e ci saranno ancora nuovi personaggi. Molti personaggi che erano nel secondo capitolo sono ormai una storia passata, ognuno ha deciso cosa farne nelle proprie vita, però alcuni non mollano a combattere, come nei casi di Elc, Tosh e Shu che continuano ad essere personaggi ancora giocabili per un breve periodo durante la partita. Gli altri si trovano nelle città dove compiono la normale vita, per esempio Shane che combatteva come maga guerriera ora è tornata a fare la barista, Gruga che era il più forte combattente esistito si è ritirato per vivere come uomo normale e come maestro... [etc.]
La trama segue molti anni dal Disastro avvenuto dopo la caduta del malefico Palazzo di Romalia e con esso il Re corrotto e l'entità maligna. Anche se Arc sarebbe il protagonista principale del primo capitolo, si presenta un nuovo personaggio principale a seguire ogni capitolo successivo: nel secondo introduce Elc, un giovane cacciatore che diventa aggrovigliato nella trama e alla fine si unisce alla battaglia contro le Tenebre mentre nel terzo stavolta Alec, un altro giovane cacciatore con un passato misterioso. Tutti i tre hanno qualcosa in comune.

Si comincia su una semplice isoletta di Eteru dove vive Alec, il nuovo protagonista del terzo capitolo che si aspira a diventare un grande cacciatore proprio come quello che anni prima lo aveva salvato la vita durante il Disastro. Ma accade una brutta sorpresa: il villaggio è sotto assedio dai banditi e Alec viene sequestrato assieme ai villeggianti e il suo amico, Lutz.
I due hanno gli aspetti completamente opposti: Alec è un ragazzo serio, altruista e ambizioso mentre Lutz è una persona cruda che certe volte si comporta da idiota e spesso ha la lingua pungente verso gli altri.
Durante l'assedio, si libera e fugge fuori per cercare un aiuto presso in un paesino dove c'è la Gilda dei Cacciatori. Su una richiesta dei villeggianti, un cacciatore si presenta e da' una mano a liberare il villaggio occupato dai banditi, e così, dopo che il villaggio è tornato pacifico, Alec si decide a lasciarlo per seguire di diventare il cacciatore, quindi ritorna al paesino in cui c'è la gilda. In un'insolita esigenza, egli dovrà superare la prova in una grotta con Lutz, dove c'è il fantasma del cristallo. Se supera tale mistero nella grotta, egli diventerà a tutti effetti un aspirante cacciatore sin dalla giovan età. Dopo un po' di avventure, i due amici sbarcano in un'altra isola dove incontreranno Theo, un ragazzino “cardista”, come sua madre ormai defunta, con le abilità di trasformare i mostri nemici in “carte” per poi invocarli contro i nemici. I tre partono per un lungo viaggio sbarcando da un'isola all'altra via mare...

I dialoghi presenti nel terzo capitolo sono praticamente identici in ogni aspetto del secondo capitolo.
Anzi, ci sono delle scene nuove e più modernizzate in tutti i modi. Comunque rimane la mancanza dell'originalità giapponese nei concetti. La lunghezza dei dialoghi tradotti in inglese è in effetti assurda, praticamente sono contenuti come se fossero nel libro grosso e composto da 400 pagine! In media, vengono impiegati circa 5-10 minuti a leggere i dialoghi per voler capire cosa succede nelle scene.
Per saltarli si usa il tasto (X) oppure L3 - R3 (i due “clic” delle levette analogiche) anche velocemente, ma si perde comunque le battute comiche, se almeno un normale italiano trentenne capisce meglio l'Inglese anche dopo sedici anni di costante pratica lo sa benissimo! Poveraccio tastino X.... tutututututu... al milionesimo....
...affinché si CAMBIA il pad controller - LOL - !!

Il sistema d'armamento in ATL3 è nuovamente rinnovato. Talvolta ci sono le “Gilde della Sintesi” sia per gli Oggetti che per l'Equipaggiamento, risultano molto più approfondite e sostituiscono il “Combine Shop”, presente nel secondo capitolo dove si direbbe esattamente cosa servono per creare un oggetto. Il giocatore ha anche la facoltà di indovinare gli esperimenti, unendo almeno due fino a sei oggetti, che portano a creare una nuova arma riuscita bene che risulterà più potente oppure ad un oggetto “fallito”. Alla fine, si sapranno i risultati nel ricettario a forma di libro.
Inoltre il sistema del combattimento, a differenza dei capitoli predecessori, chiaramente innovativo e ridimensionato in 3D, seppur limitato ad un sistema di “carte” dove i mostri possono essere intrappolati in carte e successivamente utilizzati per gli attacchi da un personaggio del gruppo che ha queste abilità uniche, similmente come accadeva nel secondo capitolo nel caso di Lieza.
Le novità evidenti nelle battaglie che si mostrano sono la giocabilità e il ridimensionamento. Essi si allontanano dagli aspetti più tattici presenti nei suoi predecessori, soprattutto che le battaglie si diventano un po' più facili in molti modi più moderni perché nel terzo capitolo è stato diminuito il numero dei personaggi per scendere in campo a quattro invece di cinque, notando che come ogni capitolo a seguire il numero è calato di brutto. Infatti nel primo capitolo si poteva combattere le battaglie in sette! Sette poi a cinque ed infine a quattro... Comunque, tali difetti non pregiudicano la talentuosa competenza di un RPGiocatore esperto in materia, per il motivo che nel passare del tempo le battaglie in tutta la serie del Progetto “ARC” risultano ormai obsolete e abbastanza facili da superare.
Fortunatamente, almeno nel terzo ATL3 ci si riesce a livellare al massimo 99 che è un giusto livello serio e raggiungibile, esattamente come nei normali videogiochi di ruolo alla giapponese.
Inoltre è finalmente rinnovato anche il metodo d'esplorazione rispetto ai precedenti due capitoli, infatti nel terzo è possibile esplorare liberamente nei dungeon per scovare i forzieri alle volte nascosti che contengono vari oggetti sia inutili che utili, oltre questo ci sono le aree in cui sono fissate le battaglie tipicamente in genere tattico. A volte ci si capita a scovare uno forziere in qualche area di battaglia, come si accadeva nel secondo. Si nota che i forzieri si trovano esclusivamente nei dungeon, invece che nelle città dove ci sono le persone. I negozi tipici non sono cambiati, anzi le insegne simbolicamente restano simili a quelle nel secondo capitolo.

La grafica nel terzo capitolo è stata completamente rifinita per rendere un po' in 3D. Finalmente a distanza di 4 anni dal primo, nelle scene animate tridimensionali sono stati aggiunti i movimenti ed emozioni dei personaggi rendendo un'ulteriore novità, visto che nei predecessori vi vedevano solo gli edifici a mostrare e/o a cascare in catastrofi.
La definizione sui dettagli degli oggetti nelle case, negozi è leggermente migliorata a buon livello di qualità.
Le mappe sono diventate più moderne e intercambiabilmente dettagliate, a queste sono aggiunti gli effetti speciali come l'ondeggiare l'acqua sulla cascata, il batter ali dei gabbiani, il muover delle nuvole. Rimangono tali invece quelli nelle città e villaggi, solo che le persone sono ridisegnate in modo serio e sono un po' “cresciute e dimagrite” rispetto ai predecessori. Questo mi ricorda qualcosa di simile in Final Fantasy VI Advance in versione GBA dove ci sono persone che erano rifinite e un po' realistiche rispetto a quelli capitoli predecessori.
Solo che l'unica pecca è che non è presente la libertà di muoversi al 360° né nelle città/paesi né nelle battaglie, ovvero che tutta la visibilità è totalmente fissa. Generalmente direi... sia un difetto minore per gli esperti, peggio per i novellini.

Si pensava che per ogni capitolo della serie la longevità cresce vertiginosamente e invece no!
E' come trovarsi con tomi in volumi diversi nella biblioteca e leggersi poco il primo e tanto il secondo...
Questa volta, quando si parla di longevità della partita, il terzo è leggermente più breve rispetto al secondo che sarebbe molto esteso ed enormemente strutturato. Esaminando durante la partita del terzo capitolo si è risaputo il calo del numero di avventure primarie e le mappe ma è stato raddoppiato invece la quantità di missioni secondarie della “Gilda dei Cacciatori” che comunque sono abbastanza ovvi, un po' semplici se non troppo lunghi, insomma sono qualcosa che allunga ulteriormente la trama che senza di esse risulterebbe lineare. Molte di esse sono piene di scene secondarie spesso divertenti ma anche tristi, cosa che nella normale storia principale non si vedono. Personalmente è preferibile seguirle appieno se si vuole allungare la partita e variare un po' le ore di noia magari da ammazzare. Altrimenti la storia di gioco si accorcia a massimo una dozzina di ore giocate e quindi un po' breve per un genere di ruolo ma non per chi vuole andare alla fine in fretta; dall'altra parte chi vuole completarlo al 100% il terzo capitolo deve:

- finire tutte 102 richieste della Gilda dei Cacciatori
- cacciare ogni nemico “fuorilegge” fino all'ultimo presente sul muro (sono in tutto 72)
- aver la stella di fama (precisamente MILLE “meriti”)
- completare il ricettario (tutti gli oggetti conosciuti!)
- completare il bestiario con abilità conosciute ed almeno una carta di ciascuno nemico in riserva
- finire appieno le due liste che sono sui due libri presenti nelle gilde
- livellare al massimo tutti i personaggi
- trovare tutti i forzieri fino all'ultimo ascoso
- potenziare al massimo l'equipaggiamento per ogni personaggio.

Per riguardo le liste degli esperimenti fatti buoni, ho volutamente indovinare diverse volte per crearne una nuova arma oppure armatura spendendo svariate giornate e persino settimane. Sono due mesi che ci provavo a completare tutto e super-tutto ed infine ci sono riuscito! Chissà se avrò mai sprecato intere giornate ogni giorno ma almeno risulterà più completa che mai, anzi così facendo non si ha ricompensa “materiale” ma dopo almeno una sessantina di ore giocate si rimarrà solo l'orgoglio del RPGiocatore completista (quasi) sempre invisibile a tutti! Le 70 ore giocate viste a schermo, cioè guardando nel menu durante la partita, a finire al 100% di tutto non sono poche ma determinate al massimo splendore, in pratica tutte le ore giocate finora sono definite al livello sufficiente per soddisfarsi. Un punto negativo è che ho dovuto rifare daccapo alcune parti perché mi ero accorto troppo tardi che mancava qualcosa per completare. Per esempio, una mitica carta trasformata del mistico ed antico robot, Diekbeck.
Il bel grosso problema è che in realtà equivalgono a quasi DUE MESI reali a finirlo! Ovviamente considerando nella vita reale con circa 2-3 ore al giorno, quattro o cinque volte alla settimana tra salvataggi e memorie su scritto.

I bonus rilasciati oltre al cofanetto c'erano in tanti. Era possibile prenotare il videgame e la guida nei negozi fisici per ottenere un orologio nella scatoletta laminata e dopo aver ricevuto essi, tramite una telefonata oppure una cartolina presente nella guida, era possibile inviare alla casa produttrice di Working Designs per ottenere un poster, un tappetino per mouse, una T-shirt allorché in diverse occasioni erano su ampia preordinazione. Sfortunatamente, l'unico pezzo mancante per completare in bel set dedicato alla serie di Progetto ARC è proprio la guida del terzo capitolo. Come si sapeva, quella “guida strategica” acquistabile conteneva solo il primo e il secondo capitolo di ARC in unico tomo (bel grosso e pesantuccio) mentre il terzo era separato nell'altra guida strategica che però non veniva rilasciata ma che era già presente solo in pochissime copie (attualmente si sa solo in due) e quindi riservata soltanto per i traduttori d'inglese dello studio Working Designs.
Le potete confrontare queste due fotografie qui sotto:

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L'immagine che mostra l'esistenza della guida del terzo capitolo è stata catturata nell'emulatore epsxe durante la visione del disco “Making of...”. Pochi sapevano la sua esistenza anche perché credevano che tale guida irreperibile poteva esserne facilmente stampabile per il pubblico secondo i membri ai tempi però il chief dello studio, Victor, cambiava idea appurando di non voler pubblicarla forse per l'alto costo di stampa che evidentemente il tomo di capitoli I e II era assai pregiato con la sua bellezza di 570 pagine tutte a colori in alta qualità, infatti, i costi della guida e il cofanetto - già venduti al pubblico - schizzavano sopra lo standard fino a renderli più speciali rispetto alla stampa normale.
Ne prevaleva anche per i due Lunar, sempre per PlayStation negli anni precedenti.
L'idea di farli in quel modo era così fortemente particolare e maggiormente rimuginata che nessuno l'avrebbe mai fatto se non quel chief...
Chi ha detto che la quantità è meglio che la qualità? Victor dice “NOT”!

Le magnifiche immagini catturate dal sottoscritto:
























Curiosità: le due ultime immagini del 3° capitolo dimostrano che in due certi punti di partita, precisamente nelle due sub-mansioni durante la partita, criticano il completamento prima di andare a finire l'ultimo dungeon: uno in cui viene scelto prima di dare i fiori all'aristocratica e poi l'altro in cui una volta reclutata nel gruppo ma in quel punto l'ultima sub-mansione per il suo salvataggio non verrà positivamente esaudita e il totale alla fine rimarrà 99% comunque con un lato positivo di poter assistere ai dialoghi extra dell'aristocratica durante le ultime scene per alternare l'umore nei conflitti e l'animazione finale in 3D con un personaggio in più. Con quel completamente al 100% invece, non ci sarà la ragazza nelle scene e l'animazione finali.

wyahhh.... :sonno:

Edited by kray7 - 30/12/2016, 17:46
 
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Underground DJ
view post Posted on 2/1/2017, 19:55     +1   -1




Ammetto di non aver letto tutto ma spero di avere il tempo di farlo, ma in ogni caso complimenti per aver trattato un gioco che in pochi cagano ma che io possiedo da quando è uscito il cofanetto, e che come centinaia di altri giochi è ancora lì in attesa di essere giocato per mancanza di tempo. Che goduria per i miei occhi gli screenshots alla fine...
 
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Isma92
view post Posted on 3/1/2017, 20:49     +1   -1




Grandissimo Kray, ancora non ho letto, ma si intravede il lavorone. Appena ho un po' di tempo mi metto sotto e leggo tutto d'un fiato e ti dico la mia. :)
 
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2 replies since 30/12/2016, 17:29   365 views
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