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Top Gear Rally 2, N64

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cagliari64
view post Posted on 31/10/2015, 22:05     +1   -1




TOP GEAR RALLY 2 - RECENSIONE

Come al solito, quando un titolo mi prende parecchio, sento l'esigenza di mettere per iscritto i giudizi "a caldo".
Certo non mi sarei mai aspettato che questa esigenza un giorno l'avrei sentita per via di Top Gear Rally 2; e invece eccoci qua!

Il predecessore, Top Gear Rally, nel 1997 fu generalmente ben accolto dalla critica. Il titolo risultava interessante per via di una fisica delle vetture realmente soggetta alle oscillazioni sui quattro punti di sospensione, rendendo il gameplay e le sensazioni di gioco molto innovativi per l'epoca. Tuttavia a me TGR non è mai piaciuto un granché; magari avendolo conosciuto nel 1997 l'avrei apprezzato ma a mio avviso risultava datato a soli due anni dal lancio. Fu proprio lo stesso team di sviluppo, i mitici Boss Studios, a creare in seguito World Driver Championship, un gioco che fece sembrare i primi racing game con auto del Nintendone quasi obsoleti.
Top Gear Rally 2 ha davvero poco in comune con il suo predecessore. Sviluppatori e motore grafico sono completamente diversi, e la natura stessa del gioco è stravolta.
Fu il team Saffire (quelli di StarCraft Brood War) a gestire il progetto. Non avranno avuto la classe dei Boss Studios ma lasciatemi dire che fecero davvero un bel lavoro.


GRAFICA

Visivamente il titolo risulta discreto, a tratti buono, ma mai impressionante.
Le auto sono molto simili alle controparti reali (molte realizzate su licenza con nomi e loghi ufficiali) ma le texture non sono il massimo, i colori inoltre risultano troppo opachi per un titolo che vorrebbe apparire realistico.
Le oscillazioni della vettura invece sono convincenti e le ruote seguono coerentemente ogni asperità del terreno, buca o dislivello. Altri effetti graditi sono ad esempio le macchie di fango che si fanno via via più presenti sulla carrozzeria quando si gareggia nella giungla, gli schizzi, i segni delle gomme, ecc. Insomma niente di rivoluzionario o che non fosse presente nella quasi totalità dei titoli del genere dell'epoca.
I tracciati vedono quattro contesti diversi che si ripetono per tutte le coppe da affrontare durante il gioco:
- Ambienti campagnoli: mix asfalto e sterrato
- Strade di montagna: molto asfalto e poco sterrato
- Giungla: tutto terra e fango
- Deserto: terreno sabbioso
Ogni ambiente può avere gare notturne, diurne, cielo coperto, pioggia più o meno intensa, ecc. Invece solo le gare in campagna o in montagna possono avere pure la neve e/o la nebbia.
Ognuno dei quattro contesti è realizzato con una discreta attenzione e propone i classici elementi distintivi dei paesaggi. Ad esempio avremo rotaie, cavalcavia in legno o case in stile far west nei percorsi desertici, mentre nella giungla incontreremo capanne, guadi, vegetazione fitta e così via.
Purtroppo visivamente i tracciati alla lunga risultano monotoni. Infatti il gioco dispone di un originale generatore di percorsi casuali e non si può fare a meno di notare che vari segmenti si ripetano più volte.
All'inizio la cosa è mascherata dal fatto che a volte incontrerete i segmenti riproposti in modalità mirror oppure reverse o dal fatto che una stessa parte possa sembrare diversa se vista con la nebbia, innevata, al sole, di notte, ecc. Tuttavia dopo ore e ore di gioco il senso di dejavù o di "preconfezionato" che assale i percorsi si inizia a sentire.
Questo appunto comunque riguarda solo le sensazioni visive e mai il gameplay, le gare non saranno mai monotone.
Il senso di velocità è inizialmente molto basso, migliora man mano che si accede ai nuovi team con auto più prestanti.
Il frame rate è solido e in generale il gioco risulta rifinito come si deve ma senza mai farti pensare "wow", mai una volta.


SONORO

Le musiche di Top Gear Rally 2 sono indecifrabili, dopo più di venti ore di gameplay non me ne è rimasta in testa nemmeno una. Anzi no, una sì, la musica del menu, perché ricorda la canzone del mitico Buck Bumble.
Le tracce audio durante le gare risultano esageratamente generiche e anonime, giusto dei sottofondi.
Inoltre spesso mal si sposano con l'ambiente, ad esempio nelle gare di montagna vi capiterà di udire dei ritmi tribali, mah.
Gli effetti sonori invece sono promossi, ogni auto ha un rombo diverso e che esprime perfettamente il comportamento della vettura. Non solo, anche la stessa auto emetterà un suono diverso a seconda di come l'avete preparata. Il ruggito delle auto più potenti e completamente upgradate con ogni tipo di componente motore è decisamente piacevole.
La voce del navigatore varia a seconda dell'auto che usate (vi capiteranno donne con l'accento inglese, strano dal momento che gli sviluppatori sono americani) e in generale gli effetti audio sono vari e abbastanza curati.


GAMEPLAY

Finora niente di speciale vero? Per fortuna adesso viene il bello.
Questo gioco è molto diverso da qualsiasi altro racer su N64, ed è pure un piacere da giocare, in questa sezione proverò a spiegare il perché.
La sostanza del gioco non è arrivare primi, superare gli avversari, spremere l'auto al massimo, ecc. Questo gioco è un "survival racing", richiede tutt'altro.
Indicherò ora le caratteristiche del titolo nell'ordine in cui vengono incontrate dal videogiocatore.
Iniziando la modalità single player potrete accedere direttamente alle coppe oppure a un breve tutorial. Quest'ultimo è abbastanza scoraggiante; di fatto vi ritroverete nella giungla (l'ambiente in assoluto più pericoloso di tutto il gioco per la salute della vostra auto) con l'auto peggiore del gioco e senza nessun tipo di upgrade di sorta. Dopo poche centinaia di metri l'auto segnalerà ogni tipo di problema e probabilmente non avrà più una o due ruote.
Ecco, questo è il benvenuto di TGR2 e vi spiega una cosa fondamentale da tenere costantemente a mente: la preservazione dello stato iniziale dell'auto.
Iniziando il gioco vero e proprio noterete che la campagna giocatore singolo si divide in cinque classi (Amateur, Sprint, National, World e Rally) in ordine crescente di difficoltà.
Ogni classe ha da un minimo di tre a un massimo di cinque coppe/gare. Chiamarle gare può risultare fuorviante quindi farò chiarezza su questo punto: ogni gara è l'insieme di più segmenti (da tre a cinque) di tracciato da percorrere in momenti diversi. Insomma ogni gara è composta in realtà da più gare e a vincere non è chi arriva più volte primo o si piazza meglio nelle singole gare, bensì chi realizza il tempo totale più basso.
Questo è un elemento fondamentale del gioco e, unito al sistema danni e set-up, conferisce un aspetto strategico molto articolato all'intera esperienza.
La auto partono a distanza di quattro secondi l'una dall'altra, quindi le situazioni di traffico saranno l'eccezione e non la regola.
Inizialmente non avrete soldi da sperperare quindi tenete il catorcio così com'è e gareggiate.
Vi accorgerete subito di quanto sia semplice danneggiare l'auto: i grossi massi (e le rotaie) fanno scoppiare le gomme (le ruote sono l'unica cosa che potrete riparare in pista e il cambio vi farà perdere circa 7 secondi) e sono deleteri per sospensioni e freni, colpire le altre auto o maltrattare troppo la vettura danneggia il radiatore, la ventola, il turbo, il cambio, lo scarico etc.
Pure un motore poco prestante (o un set up del cambio sbagliato) possono portare a un eccessivo riscaldamento del turbo che da lì a poco vi abbandonerà (riportando l'auto alla potenza pre-installazione turbo).
Una guida troppo aggressiva e con troppe derapate porterà al cedimento delle gomme, specie se si sbaglia la scelta degli pneumatici per il tipo di suolo o condizioni meteo, o se più semplicemente si montano gomme di scarsa qualità.
Abbiamo visto cosa si danneggia, vediamo cosa si può invece comprare o upgradare e come questi elementi si mischiano nella componente strategica.
Man mano che inizierete a vincere le prime gare potrete disporre di soldi da spendere per la preparazione del veicolo. Niente che non si fosse già visto in Gran Turismo, ma la modalità è davvero ben fatta e i pezzi sono tantissimi.
Ho sperimento il fatto che un veicolo completamente upgradato sia spesso meglio di veicoli base di classe superiore. Quindi non abbiate fretta di raggiungere i nuovi team che vi faranno delle offerte fino a quando non ne vale davvero la pena. Inoltre ogni volta che si cambia squadra si perde il 20% dei soldi, quindi la scelta va ponderata.
La cosa in assoluto più importante dell'intero gioco dal punto di vista del set-up sono senza dubbio gli pneumatici. Questi sono tantissimi per ogni vettura e tutti hanno parametri diversi in fatto di prestazione su asfalto, bagnato, neve, fuoristrada, resistenza, etc. Fare la scelta giusta a volte non è semplice perché alcune gare hanno un misto di sterrato e asfalto e in più magari c'è la pioggia o la neve, quindi sono già tre variabili da tenere in considerazione e nessuna gomma ha tutti i parametri buoni, sono come la coperta di Linus, se coprite da una parte si scopre l'altra. Alcune gare (quelle World) sono pure molto lunghe, altre hanno terreni assassini per le gomme, ecc. quindi anche la durata della gomma sarà un elemento fondamentale da tenere in considerazione.
Il fattore durata riveste ogni singolo componente e apprezzerete moltissimo quanto le auto con set-up molto costosi in gara vi diano molte meno preoccupazioni.
Dopo le gomme bisogna pensare alla potenza. Qui sta a voi scegliere come migliorare le performance, ce n'è per tutti i gusti. Magari iniziate con la centralina (occhio a non farla bagnare troppo nei guadi), poi con varie turbine, intercooler e così via.
Sarà poi il caso di comprare nuovi cambi e sistemi che consentano di premiare l'accelerazione oppure la velocità massima, diversamente in alcuni circuiti sarà impossibile vincere. Ad esempio ci sono alcune gare di montagna che per la guida sono davvero un piacere, con lunghe strade veloci interrotte sporadicamente da qualche tornantino stretto; ecco, in quel caso sarà necessario avere dei rapporti più lunghi o sarete lenti e il motore si surriscalderà subito.
Diversamente, nelle gare ricche di sali e scendi, curve e ostacoli una migliore accelerazione sarà indispensabile.
Non vi annoio con ogni particolare modificabile, avrete già capito che pure sospensioni, scarico, etc saranno da comprare in versioni più prestanti e durevoli.
Abbiamo visto cosa abbiamo e sappiamo che dobbiamo preservarlo fino alla fine dei segmenti che compongono la gara; vediamo come fare.
Come ho scritto prima, l'unica cosa che si può sistemare durante la gara sono le gomme, tutti gli altri pezzi si possono aggiustare tra un segmento e l'altro, ma attenzione, ogni riparazione comporta una penalità da sommare al tempo totale.
Ad esempio, riparare alcune parti può costare 18 o anche 35 secondi! Decisamente meglio tenerle rotte quindi. Per fortuna alcune operazioni richiedono pochissimo tempo e se non si superano i 10 secondi di operazioni totali non si aggiunge nessuna penalità.
Arriviamo quindi al mio tanto caro elemento strategico.
Se nei primi due segmenti ad esempio non avete brillato allora può avere senso rischiare qualcosa in più nelle ultime gare, a costo di sfasciare l'auto. Tuttavia anche nelle rimonte disperate va tenuto a mente che senza una guida molto pulita e senza delle belle traiettorie, difficilmente si può ricucire il gap. Insomma aggressivi sì ma mai avventati.
Supponiamo di essere arrivati all'ultima gara con 7 secondi di vantaggio sul secondo in classifica e più di 35 secondi sugli altri. Ecco, in questo caso vi conviene fare la gara su di lui, quindi assicurandovi di non rischiare troppo, andando piano se lui ha dei problemi e spingendo solo se lui va forte.
Non avrebbe nessun senso rischiare di fare la guerra al tempo degli altri due.
Sembra complicato ma con un po' di pratica si riesce a capire chi in gara stia andando forte e ad adeguare i nostri tempi anche senza avere gli avversari a portata d'occhio.
Questi erano solo due esempi, in ogni gara ci saranno situazioni più o meno analoghe da gestire e sarà necessaria una visione lucida delle dinamiche di set-up (e un po' di fortuna per il meteo che non sempre è attendibilissimo) unita all'abilità di guida e alla capacità di capire quando e quanto spingere.
La guida è estremamente appagante una volta che si affinano le doti. I controlli sono molto reattivi (la sensibilità dello sterzo è modificabile) e le fisica dell'auto rende la guida molto piacevole in ogni tipo di curva. Se non si è bravi invece questo gioco diventa un incubo di frustrazione. Non oso immaginare cosa possa essere una gara con le gomme sbagliate e affrontata come se si stesse giocando con un classico racer arcade; penso durerebbe pochi secondi.
Come in ogni gioco di rally che si rispetti saper mettere l'auto di traverso, gestire il sovrasterzo senza far "girare" l'auto, "addentare" la traiettoria interna, regolare la velocità prima dei salti, calibrare il gas su neve (specie coi mostri da 400cv), andare giù pesante col piede su asfalto, e così via sono cose essenziali.
Le auto hanno tutte un comportamento diverso, alcune sono più stabili e controllate, altre più nervose e ingestibili. Inoltre ogni vettura ha una diversa lista di parti upgradabili e un diverso effetto che queste producono sulle prestazioni.
Gli amanti dei rally apprezzeranno il poter scegliere tra auto come la sempre presente Subaru Impreza, la Mitsubishi Lancer, la Toyota Corolla e altre star dello sterrato, per un totale di 15 vetture.
Da amante dei racing game più puri le sensazioni di guida più belle le ho provate nelle gare di montagna con parti veloci e con la Toyota Corolla upgradata fino al midollo. Il resto del gioco mi ha sorpreso e divertito non tanto per la guida quanto per le tattiche e strategie da adottare prima e durante le gare.
Insomma non un gioco immediato e da subito divertente, ma ogni tanto anche un titolo così si rivela un ottimo compagno.
TGR2 dispone anche di una modalità multiplayer cooperativa di quella che è l'intera modalità single player. Mi piacerebbe davvero poterla provare con qualcuno, ahimè la porta controller numero 2 piange.
Modalità quattro giocatori presente e sempre gradita. Ahimè, pure le porte controller numero 3 e 4 del mio Nintendone piangono.
Spendo infine qualche parola su una funzione del gioco che mi ha appassionato e fatto dannare parecchio: le patenti!
Proprio come in Gran Turismo anche in Top Gear Rally 2 è presente una modalità di licenze, queste richiedono almeno il conseguimento del livello bronzo per essere superate.
Le sfide richiederanno cose come:
-fare le curve a tutta velocità
-fare una retromarcia ed entrare in un garage
-doppie "esse" su asfalto, sterrato e neve
-simulazione di sorpasso pulito
-gestione dell'auto sui dislivelli
-abilità nella frenata fino a 0km/h
-simulazione di guida con veicolo danneggiato
E tanto altro.
Sulla carta sembrano cose semplici ma ogni prova ha un limite di tempo per essere superata e soprattutto ci sono i birilli! Buttare giù anche un solo birillo equivale a un secondo da aggiungere al tempo complessivo e in quasi ogni caso equivale pure a dire l'addio all'oro.
Prendere l'oro nella sfida con cinque o sei tornantini strettissimi sulla neve, alla guida di un auto molto potente, da una soddisfazione non da poco. Ma in generale ogni oro richiede molti tentativi. Se amate le sfide difficili provate questa.
Inoltre questa funzione non è fine a se stessa ma si rivela utilissima, infatti quando poi "tornate in pista" i progressi saranno tangibili.


Più che una recensione ho fatto quasi un walkthrough mischiato con un libretto di istruzioni, però ci tenevo a far capire più che altro quanto questo racer sia atipico su N64 e non solo.
Già all'epoca c'erano su PC giochi di rally migliori e più accattivanti, e su N64 c'erano una grande quantità di racing game di alto livello; questo titolo inoltre fu poco pubblicizzato e fu rilasciato quando le vendite N64 erano già in discesa. Insomma non c'è da stupirsi se oggi sia praticamente sconosciuto.
Però a mio avviso è un titolo che vale la pena provare se amate certi aspetti del mondo dei motori, se le sfide impegnative vi affascinano e se ogni tanto vi piace variare con un gioco atipico, anche se magari non brilla per immediatezza.
A mio avviso una produzione del genere con una grafica al top e una colonna sonora fatta come dio comanda (quindi con almeno quattro o cinque tracce memorabili) sarebbe stata un capolavoro, lo dico senza nessuna esagerazione.
Di racing games con velleità strategiche ce ne sono di tantissimi (e da appassionato di giochi di F-1 ne ho provati tanti) ma vederle così ben implementate nelle dinamiche di gioco non è una cosa frequente.
Questa console ancora oggi mi fa scoprire titoli piacevoli e soprattutto mi fa divertire. Brava la Saffire che fu, bravo Nintendone.




Edited by cagliari64 - 11/5/2017, 11:03
 
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Arlecchino
view post Posted on 10/8/2016, 10:13     +1   -1




Lo so che la natura dei due titoli è diversa (il primo TGR era più un gioco di corse arcade con tracciati su sterrato che una simulazione dello sport, ci sono pure le scorciatoie!) ma per me TGR2 è una grandissima delusione.

Spiego:
il primo TGR dava una brutta prima impressione dovuta al sistema di controllo ostico da padroneggiare da subito alla bassa velocità delle prime auto ma più si giocava e più si sbloccavano le stagioni successive con le macchine più performanti e più ci si appassionava alle corse.
Ad esempio se all'inizio era del tutto superfluo usare il freno, con le macchine più veloci si era obbligati a frenare in certi punti pena il far volare il veicolo fuori dal tracciato.
Insomma con il rapido aumento della velocità delle vetture, l'adrenalina aumentava di pari passo poichè il tentativo di rimontare le 20 auto che ci precedevano diveniva sempre più ostico e il rischio di commettere errori saliva dando un'impagabile sensazione di rischio e ricompensa.
L'innovativo sistema di sospensioni infatti, più per il realismo, ha un impatto positivo sulla struttura di gioco perchè aggiunge un elemento di imprevedibilità all'esito delle gare.
La grafica poi per il 1997 era la migliore di qualsiasi gioco di corsa su console mentre la colonna sonora pur essendo "retrò" era molto orecchiabile.

TGR2 butta via tutto ciò per una esperienza a metà strada fra gioco arcade (il sistema di guida) e la simulazione (sistema dei danni) ma senza eccellere in niente.
Le corse risultano lente, noiose e azzavorrate dal sistema di danni del veicolo.

Se indecisi fra i due e se in un racing game prediligete la guida adrenalinica io suggerisco caldamente il primo episodio.
 
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1 replies since 31/10/2015, 22:05   103 views
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