Posts written by Doshin

Dosh, però non vale, io non ho detto le cose che tu sostieni in questo intervento; la mia teoria (se vogliamo chiamarla così) non è quella basata sul comprare tutto quello che ti passa davanti, ma comprare cioè che più ti piace di ogni "famiglia videoludica", senza necessariamente comprare tutto di quella specifica serie, e facendo questo, credimi, fai anche ricerca, perché per decidere si questo lo compro no questo passo la mano, ti informi, approfondisci, valuti e poi agisci.

Alla tua domanda su DC nello specifico, ti rispondo certo, saprei le stesse identiche cose che so ora anche se non mi sono dedicato esclusivamente alla collezione Dreamcast; perché vedi, non è che se collezionando anche altro nel momento che compravo cose DC le compravo a casaccio, perché avrei dovuto farlo? Mi sono sempre informato, ho comprato i pezzi che mi piacevano, altri ancora mi mancano e ho lasciato perdere tutto quello che mi trasmetteva zero. Come ti ho detto prima, perché avrei dovuto acquistare la sfilza di digital comics semi-hentai dei quali come genere non mi è mai fregato nulla, e guarda che la tipologia di gioco la conosco piuttosto bene, ne ho visti per PcEngine, PC-FX ecc.....Questo fa di me un individuo che non sa cosa vuol dire collezionare? Sono convinto di no.

Il quesito inerente alla frase "troppo facile prendere la roba bella" ti rispondo si, ci sono giochi "normali" per DC che sono meno reperibili di quelli limited edition (anche se in realtà dovremmo ormai sapere che le fantomatiche limited edition dei giochi, già dai tempi del Dreamcast appunto, erano prevalentemente special edition, quindi nulla a che vedere con tirature basse ne tantomeno numerate e/o certificate ); però perdonami, non capisco il nesso tra la domanda e la frase di cui sopra.

Se si dovesse seguire la tesi di Doshin e Motopaolo verrebbero fuori delle cose senza senso invece, verrebbero fuori ( in quel caso si ) collezioni per puro spirito di completamento, pura mania da possesso e nulla più. Cioè per fare un esempio veloce, io ho quasi tutti i giochi per Dreamcast eccetto quei digital-comics semi hentai che sono usciti in maniera piuttosto massiccia nell'ultimo periodo di vita della macchina; ora, a voglia di dirmi della storia della console, di prenderli per guardarli 5 minuti e rendersi conto che sono sterco ( lo so senza doverli visionare ) e riporli sullo scaffale, di conoscenze recondite, di :" troppo facile prendere solo la roba bella"...o forse troppo dementi per prendere quella inutile e ingiocabile, ecc.....
Spiegatemi perché uno dovrebbe essere considerato un collezionista di serie B o uno che non sa cosa vuol dire vero collezionismo, se decide di non acquistare roba tipo quella sopra dell'esempio.
Ben inteso ho citato il Dreamcast ma potrei dire lo stesso per Playstation, Super Famicom, Famicom, Saturn..........
E per precisare, se fosse uscito veramente un Water come parte integrante della serie che Doshin sta seguendo, seguendo quella logica, sarebbe lui a doverlo prendere, per mantenere saldo il credo alla sua religione.

Sul discorso rivendibilità sfondi una porta aperta, nel senso che secondo me chi compra con lo scopo di rivendere è tutto tranne che un collezionista.

E quando hai preso i giochi brutti li giochi o li lasci nell'angolo?

La cosa speciale e unica vera portatrice di un lecito valore spropositato è la tiratura, quindi la rarità certificata del pezzo, nonché il più importante dei fattori per un vero collezionista; tutto il resto, fascino compreso dell'oggetto, sono chiacchere che non fanno testo.
Io ho molte Dreamcast limitate e le apprezzo a pieno anche se non colleziono solo questo.

E' ovviamente così. Potete dire quello che volete e arrampicarvi sugli specchi ma non se ne esce, quantità certificata di pezzi prodotti = maggior valore collezionistico; e ripeto, se poi si dubita dell'autenticità della certificazione (fatta tra l'altro da una casa di fama mondiale come la Sega ) allora è un'altro discorso, che per inciso vuol dire (e anche questa la ripeto) :"se non ci si fida di questi fattori allora è meglio non mettersi neppure a collezionare".

Straquoto


Beh...può benissimo essere che di un titolo primi anni 80 ce ne siano vagonate di copie, mentre di una limited anni 90 (faccio un esempio) solo qualche centinaio..

invece il valore è quello come giochi che raggiungono i 20-30-40mila dollari, si sono prezzi folli però il valore è quello.

Piuttosto mi perplime il fatto che non si sia ancora passati dai supporti ottici a quelli tipo memoria flash (o altre tipologie di schede di memoria a stato solido).
Forse i costi produttivi sono ancora troppo alti?

Letta e con buon interesse,Matteo. Soprattutto considerato che si tratta di genere che generalmente riesce ben poco a coinvolgermi e che proprio su Amiga non ebbe particolare rappresentazione in termini di qualità. L'ho anche provato. I riferimenti che avevo come beat'em up su Ami era Body Blows e Body Blows Galactic, più o meno sordidi cloni di Street Fighter. Rispetto questi effettivamente noto migliore resa grafica e rapidità sono i suoi punti forti. Lo trovo legnosetto, ma è molto più probabile che sia una limitazione dell'utente che della programmazione. Senz'altro motivo di interesse per me, che della storia dei generi sono sempre attento. Nel gioco in esame c'è questa storia dei bonus stage che per come è messa qui non mi pare se ne abbia testimonianza altrove.