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| CITAZIONE (Hellish Quinlan @ 3/9/2010, 09:16) CITAZIONE (Shendue @ 3/9/2010, 04:15) ... Aggiungo solamente che va capito, e non mi rivolgo certo a te, caro Luca, poichè, ne sono certo, capisci perfettamente, che l'età anagrafica ha un ruolo determinante nello stabilire cosa si retrogioca e cosa si colleziona. Un collezionista conosce solamente ciò che ha giocato o quello di cui ha letto e quello che gli è stato consigliato. Non mi pare affatto strano che per un ragazzo sia più attraente una limited edition del Dreamcast piuttosto che un gioco per Amstrad CPC. Personalmente, ad esempio, non mi interesso molto di giochi Amiga per il semplice motivo che non ne ho mai posseduto uno (ho sempre avuto al mio fianco un fedele PC Olivetti con Ms-Dos), nè ho mai avuto un C64 o un Vic20 (possedevo uno sfigatissimo C16 con 3 giochi messi in croce, quand'ero probabilmente troppo piccino per apprezzarlo, e giocai un pò da ragazzino con lo ZX Spectrum di un mio zio). Spesso si inizia a collezionare andando a ricercare quelle emozioni provate giocando da ragazzini a questo o quel gioco. Di certo chi è cresciuto giocando a Tomb Raider difficilmente troverà significativa una polverosa avventura testuale. Non molto tempo fa, Dosh, tu mi dissi che riuscivi a dialogare serenamente con me in quanto ritenevi che io avessi una mia "via del collezionismo" particolare che è fatta sì di titoli che ritieni banali e di edizioni sealed numerate, ma anche di pezzi interessanti e magari poco considerati dai più. Quello che hai dimenticato, però, è che io ho dalla mia i miei 31 anni (32 la settimana prossima, in verità) e una discreta scelta di titoli PC Dos giocati a suo tempo. Se mi interesso, poi, anche a titoli a me oscuri che, ad esempio, ha menzionato Luca nei suoi post, è perchè i modi e i toni con cui sono stati presentati sono di un certo tipo. Immagino ti piacerebbe che i titoli che ami venissero conosciuti, che magari collezionisti più inesperti vi si interessassero e imparassero ad amarli a loro volta. La veemenza che ti imputa Luca, invece di portare questi frutti, rischia di provocare l'effetto opposto. Nel mio piccolo, son riuscito ad esempio a far interessare Isma, un DICIOTTENNE, al bel Dune della Cryo. Magari poi non sarà il titolo che gli donerà l'illuminazione videoludica, magari l'ha già bollato come vecchiume noioso, ma intanto lo ha provato. Pensi che lo avrebbe fatto se glielo avessi presentato come un pezzo che è degno di stare in una collezione, mentre quello che colleziona lui è merda? Ne dubito fortemente. Si provi ad utilizzare modi e toni differenti per illustrare i giochi che vorresti far conoscere e vedrai che, con molto tempo e molta pazienza, i semi daranno i loro frutti. E se poi la cosa non interesserà, allora vorrà dire che sei tu che non sei stato capace di trasmettere la bellezza di quel gioco. O che agli altri non interessa per nulla e preferiscono sognare un GameCube bundle di FF Crystal Chronicles (che per inciso nemmeno a me dispiacerebbe avere). Ma tu vivi e lascia vivere. Indubbiamente età anagrafica e background di giocatore condizionano le scelte e gli orientamenti del collezionismo. Incontestabile e sacrosanto. Trovo totalmente condivisibile quando non sacrosanto il fatto che le meccaniche di uno strategico puro o di una avventura testuale risultino indigeribili a chi ha cominciato la propria esperienza di videogiochi con il NES o con PSX. Ma trovo quanto meno curioso la spesso scarsissima curiosità su come si è arrivati a giocare quello che bramiamo possedere-giocare, nel senso dell'evoluzione e dei passaggi. Possibile che, per esempio in ambito shmup, sia così poco interessante andare a seguire il percorso che arriva a Pink Sweets partendo da Xevious ? Possibile che collezionismo in videogioco sia così distante da filologia e storiografia ? Probabilmente si, non ci sarebbe comunque nulla di male. Se mai, un peccato che di molti generi e di molte derive poi si perda completamente traccia e memoria per quali che siano i motivi. Compresi la scarsa possibilità di speculazione che una parte importante del patrimonio più antico del videogioco, probabilmente. Per quanto mi riguarda sono molto poco interessato dal videogioco su console delle generazioni a 8 e 16 bit, shmups a parte. Anche perchè a tempo debito io NON ho goduto di quel modo di concepire il videogioco perchè in tutt'altre faccende affaccendato. Questo però non mi ha mai impedito di documentarmi e soprattutto di giocare molti di quei titoli che comunque sono pietre miliari di generi interi, anche quando si è trattato di generi a me poco adatti. A comprare peraltro quelli che per il mio sentire erano pezzi che, indipendentemente da quanto potessero piacermi, risultano motivo di particolare interesse nel tentativo di delineare una storia del videogioco. Mi è servito oltre che a puro scopo documentario anche per meglio apprezzare quello che mi è veramente caro. A capirne ancora meglio i meccanismi ed analizzare le differenze. Vedi per esempio alla voce jrpg: ho quasi tutti i Final Fantasy "giocabili" (quindi quelli in Inglese), moltissimi titoli Square, Enix e dintorni. Molti li ho giocati ed apprezzati per quello che sono e per come contribuiscono all'evoluzione di un genere pur rendendomi sempre meglio evidente che la via occidentale al gioco di ruolo è quella che è più vicina tanto al mio gusto quanto a quella di origine: da tavolo, con dadi e segnalini di carta. Documentazione e prova sul campo, esercizio del gusto e della critica. Divertimento anch'esso, nella consapevolezza che comunque non è certo il mio il modo universalmente proponibile nella disposizione al retrogaming. Ho però anche io le mie idiosincrasie. Mi infastidisce, il minimo indispensabile, che molto spesso di un titolo si conosca il valore commercial-collezionistico che quello storico-evolutivo. Ma non per questo poi mi asfalto il pancreas, con tutti i motivi che già avrei..Prendo atto,se mai,nel pieno rispetto degli altrui atteggiamenti. Ad ognuno il suo, è sempre tutto facilmente riconducibile a questo. Pensiamo a divertirci, dice giustamente il Mastro.. Concordo in pieno sulla poco curiosità che c'è nel mondo dei videogiochi. Ad essere onesto ho comprato il CPC solo pochi anni fa, giusto per provare alcune esclusive che il commodore non aveva,e me ne sono innamorato, nonostante io non l abbia posseduto da bambino. Credo che documentarsi e provare le macchine sia la soluzione migliore per chiunque, è inutile aprire topic dove si chiedono suggerimenti su cosa comprare, ognuno è attratto da cose diverse e di conseguenza deve seguire i propri gusti. Purtroppo zio a me secca molto che certe cose non vengano mai trattate, ma come scrissi già tempo addietro, almeno mi vinco le aste a pochi euro e godo come un pig. Scusate il linguaggio grezzo, ma stavolta ci voleva. CITAZIONE (Hellish Quinlan @ 3/9/2010, 15:06) Che spettacolo, questa me la ero persa! PEccato abbia speso una cifra analoga negli ultimi mesi per roba cpc-amiga, altrimenti un pensierino ce lo avrei fatto!
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