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Shadowman, N64

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cagliari64
view post Posted on 20/6/2015, 11:27     +1   +1   -1




SHADOW MAN 64 - RECENSIONE

Come ho avuto modo di scrivere in più occasioni ultimamente ho giocato a questo gran bel titolo, e per la prima volta l'ho fatto su N64.
Visto che mi ha preso particolarmente ci è scappata pure una breve recensione, se la merita tutta
Ed eccola qua

STORIA:
La storia di Shadowman è tra le più originali e ricche di fascino che io abbia mai incontrato in un videogioco; potrebbe benissimo essere la sceneggiatura per un bel film.
Narra le disavventure di Michael LeRoi, prima studente di letteratura inglese che abbandona gli studi mentendo ai genitori, poi gambler indebitato fino al collo costretto a fare il tassista a Chicago per coprire i debiti di gioco, e in seguito, dopo una lunga e originalissima serie di peripezie, uno Shadowman, un guerriero voodoo capace di viaggiare tra il mondo dei vivi e l'aldilà.
Non scrivo altro, evitiamo troppi spoiler

ATMOSFERA:
Questa merita una sezione a parte.
È l'aspetto del gioco che più mi ha colpito assieme alla bellissima trama, e mi ha portato a spenderci almeno 20-25 ore di gioco nelle ultime due settimane.
Non amo affatto questo genere videoludico, lo trovo spesso poco stimolante e ripetitivo, ma quando un gioco è permeato da una simile atmosfera si resta affascinati al punto di non poterlo abbandonare senza prima averlo finito.
Tutto contribuisce a rendere ogni aspetto dell'avventura corrotto, cupo, desolato, inquietante e dall'odor di putrefazione, ma allo stesso tempo maledettamente epico!
Per quanto riguarda il mondo dei vivi le ambientazioni vedono luoghi alla Angel Heart (voodoo in Louisiana forse rende meglio l'idea), un carcere di massima sicurezza, la vecchia metro e i cunicoli della Londra Vittoriana, una New York di case buie e fatiscenti (fanno molto Seven) e stretti vicoli dai quali si può scorgere un cielo tetro e disperato. Queste sono però complessivamente le ambientazioni meno convincenti.
Il meglio lo troviamo sicuramente una volta varcati i Cancelli del Midollo e raggiunta quindi la terra dei morti.
Fortunatamente la grandissima parte dell'avventura si svolge proprio qui, dove possiamo incontrare lande desolate con elementi antropici che richiamano l'uomo preistorico, templi dal sapore chiaramente azteco e maya e, tra le tante altre cose...l'Asylum: una mastodontica costruzione dall'aspetto quasi medievale, progettata niente popò di meno che da Jack lo Squartatore in persona, così immensa da essere la locazione di tanti livelli differenti, sorvegliata, protetta da altissime mura e ricca di pericoli che terrebbero lontano anche il più impavido tra gli uomini.
È al suo interno che troviamo uno degli ambienti più inquietanti e perversi che la mente di un programmatore abbia mai partorito, le Sale da Gioco. È qui che le anime dei bambini vengono torturate nei modi più crudeli, dove le pareti (e fogne) sono pregne di sangue, e dove è possibile sentire risate e musiche infantili...insomma proprio un bel posticino!
Ma vi ho parlato di epicità giusto? Infatti i luoghi più tetri dell'aldilà, man mano che proseguirete e aumenterete i vostri poteri e le vostre abilità, si sottometteranno a voi. Voi non arriverete a sconfiggere l'orrore, ne sarete affascinati, lo padroneggerete e...lo abbraccerete! (cit.)
Il finale da questo punto di vista vi riserverà un picco di epicità e un bel colpo di scena...

GRAFICA:
Qui i ragazzi inglesi dell'Acclaim hanno fatto un gran lavoro.
Non siamo ai livelli dei migliori titoli N64 ma tutto è curato, niente effetto nebbia, niente pop-up, buona la realizzazione degli ambienti, meno quella dei personaggi pseudoumani (ma alcuni nemici sono eccezionali). Le animazioni lasciano un po' a desiderare e così le esplosioni (che sono comunque abbastanza rare nel gioco).
Giocato con l'Expansion Pak e su CRT siamo quasi al livello della versione DC e anni luce da quella PSX (sconsigliatissima da chiunque abbia provato più versioni e unica versione del gioco ad aver ricevuto parecchie critiche negative).

SONORO:
La main soundtrack è splendida, starebbe bene in un qualsiasi film fantasy o storico.
Purtroppo il resto della colonna sonora è un po' sottotono dal punto di vista dell'orecchiabilità e della capacità di coinvolgere.
C'è anche da dire che molte sezioni non prevedono alcuna musica, per scelta dei programmatori di trasmettere ulteriormente la sensazione di solitudine e desolazione.
La musica cambia (perdonate il gioco di parole) quando si ascolta la voce delle armi: sia quelle terrene che quelle alimentate dai poteri voodoo hanno un sound bello appagante, specie quando è accompagnato dalla morte urlante dei nemici.

GAMEPLAY:
Il gioco può essere definito come un adventure/horror, tuttavia il gameplay in sé ha ben poco di questo secondo aspetto. Infatti delle classiche meccaniche che caratterizzano un gioco horror non c'è molta traccia, niente spaventi improvvisi, niente stato di costante allerta ecc. L'orrore è invece espresso, come ho già scritto, in certe tematiche e soprattutto in alcune ambientazioni.
L'elemento avventura invece è decisamente più presente. Un'avventura in terza persona per essere più precisi, con la classica inquadratura in stile Tomb Raider.
Inizieremo il gioco con abilità e armi prossime allo zero e per compiere dei progressi sarà necessaria una profonda esplorazione dei livelli, l'acquisizione di nuovi poteri e armi e tantissimo (ripeto...tantissimo!) backtracking. Questo aspetto da una parte può scoraggiare chi non ama l'esplorazione e cerca un gameplay immediato e fluido, però è reso abbastanza digeribile dal fatto che rivisitare percorsi già battuti con più poteri e abilità sia abbastanza agevole a appagante (insomma...fate piazza pulita senza troppe difficoltà).
Sempre restando in tema faccio presente l'assenza di una vera e propria struttura hub world, il che è decisamente spaesante durante le prime fasi di gioco. Orientarsi in un universo così grande non è sempre facile e non si riesce mai a capire se una locazione sia un livello normale, un sentiero dal quale accedere ad altre aree, un tempio in cui acquisire un nuovo potere e così via.
Per fortuna avrete l'orsetto del vostro caro fratellino defunto, grazie al quale potrete trasportarvi velocemente da un luogo all'altro e col quale potete controllare se in una locazione avete ancora qualche anima da prendere, rende tutto molto più intuitivo.
Ho parlato di anime? Ecco, queste sono la colonna portante dell'avventura, dovrete collezionarne almeno 95 per finire il gioco (o 120 se siete maniaci del 100%).
Queste anime nere (o prave/verminose nelle traduzioni italiane) vi consentiranno di aumentare il vostro potere di Shadowman, sarete quindi più letali e potrete aprire porte altrimenti insuperabili. Spesso si nascondono o sono accessibili solo dopo aver superato complicate sezioni platform o risolto qualche rompicapo (niente di troppo difficile, specie se siete degli Zelda-maniaci).
Parlando appunto del livello di difficoltà non è facile collocarlo lungo una qualche scala. Infatti durante l'intero gioco di difficile c'è ben poco, i nemici solitamente non creano grossi problemi (nemmeno i boss), specie se si ha cura di raccogliere sempre durante il percorso mana, energia, munizioni e cadeaux (ogni 100 guadagnate una tacca di energia, sono in tutto 500 o poco più). Inoltre quando si muore si riprende il gioco in un punto non troppo distante e i nemici già fatti fuori non si ripresenteranno (a meno che non cambiate livello o riavviate la console).
Il sistema di combattimento è similissimo a quello inaugurato da Ocarina of Time, il famoso Z-targeting (che qui diventa un R-targeting), davvero un'ottima scelta.
Le uniche noie arrivano quando vi ritrovate in un luogo angusto e date le spalle al nemico; infatti la telecamera (che per il resto è quasi ineccepibile) segue il vostro movimento molto lentamente nelle svolte a 180 gradi, e prima che possiate portare il mostro di turno nel vostro campo visivo potreste essere già morti o quasi.
Le armi sono molto divertenti nell'utilizzo, ne cito due su tutte:
-la Shadowgun, l'arma principe del gioco, più sarete potenti e più potrete caricare i suoi colpi. Spara anime dannate e urlanti, ho detto tutto!
-Il Violator, un potentissimo mitragliatore (o qualcosa del genere) capace di una velocità e potenza di fuoco così devastanti e appaganti da dare dipendenza. Purtroppo lo avrete (se fate i bravi) solo verso la fine del gioco. Io ne ho sbloccato addirittura due e con quelli mi sono presentato dal boss finale!
Tutto facile quindi? Per niente! Il livello di esplorazione richiesto come avete capito è altissimo, se non si nota un piccolo varco o una via un po' nascosta c'è il rischio di restare bloccati per ore. Inoltre alcune sezioni platform sono abbastanza rognose (quella nel tempio con la lava su tutte) e alcune leve a dir poco invisibili, quindi capire che dovete tirarle giù non è così facile, dal momento che sembrano appendici grafiche senza alcuna importanza.
La longevità è dunque garantita, l'alto livello di sfida un po' meno per i più bravi e smaliziati.

CONCLUSIONI
Il gioco a mio avviso è un must, molto buono nella realizzazione e ancora più nelle atmosfere e sensazioni che riesce a trasmettere.
Personalmente avrei preferito un gameplay magari più in chiave Zelda versione dark, quindi magari con più interazioni con personaggi non nemici, qualche sub-quest, ecc.
In ogni caso davvero un gran gioco!
Non posso quindi concludere senza consigliarvi vivamente di abbracciare anche voi l'orrore!



Edited by cagliari64 - 7/6/2017, 13:09
 
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view post Posted on 20/6/2015, 13:26     +1   -1




Shadowman rientra in quella categoria dei titoli messi in sordina poiché surclassati dai media che pompano i titoli definiti per"eccellenza", cosa che tra l'altro accade sempre più spesso e addirittura oggi il fenomeno è peggiorato visto che molti titoli validi vengono messi in disparte da quelli mobile che non hanno nè arte nè parte se non quella di essere di massa.

Indubbiamente SM prende spunto da Tomb Raider e Soul Reaver anche se cerca di fare suo un pò il buono in entrambi ma accostandosi più a quest'ultimo per ambientazione e rapporto tra fase action e puzzle che però difficilmente fanno impegnare più di tanto il giocatore anche se è appunto una cosa voluta.



Ti aggiungo un video comparativo tra le tre versioni su console. Da qui appunto si nota che quella PS è tra le osservate quella forse peggiore in termini di giocabilità, per il suo framerate e grafica, inferiore rispetto alla versione Nintendo che però per le sue conclamate limitazioni dettate dalla cartuccia ha un audio peggiore. La versione DC d'altro canto sia per Hardware che per periodo di uscita è bella che superiore a quella del N64 (anche con Pack e CRT non credo che si possano definire quasi allo stesso livello ma occorre pensare che le tre macchine hanno componenti HW di potenza scalare tra loro passando appunto da PS1-->N64-->DC).