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Starcraft 64, N64

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cagliari64
view post Posted on 31/5/2015, 00:28     +1   +1   -1




STARCRAFT 64 - RECENSIONE

Nell'ultimo mese ho (ri)fatto una lunga full immersion in questo RTS e, se recensione va scritta, non c'è niente di meglio di scriverla a caldo.

Il gioco è un port su console (unico nella storia) del celeberrimo titolo nato per PC, uno tra i giochi più famosi e venduti di sempre.
Siccome Starcraft lo conoscono anche le pietre non farò tanto una recensione del gioco quanto una disamina delle differenze tra la versione N64 e quella PC.
In ogni caso iniziamo rispolverando brevemente i contenuti.

Starcraft, pubblicato nel lontano 1998 dalla Blizzard Entertainment, è un classico RTS basato sulla raccolta delle risorse minerarie ed energetiche da destinare alla creazione di unità d'attacco e difesa, da gestire per il conseguimento di vari obiettivi di gioco o l'annientamento del nemico. Per ora niente di diverso rispetto ai classici titoli del genere che lo precedettero, se non fosse per il fatto che Starcraft introdusse l'utilizzo di ben tre razze completamente diverse tra loro, non solo visivamente ma soprattutto nelle caratteristiche che influenzano le meccaniche di gioco. Ogni razza ha punti deboli e punti di forza, che comprendono anche capacità precluse alle altre razze.

Il gioco si divide in tre capitoli:
-Chapter I: utilizzerete i Terran, la razza umana, la più intuitiva da gestire.
-Chapter II: qui i protagonisti saranno gli Zerg, degli alieni abbastanza schifosi, qui tutto è esclusivamente biologico, dalle loro armi alle loro costruzioni. Ogni cosa nasce dalle larve.
-Chapter III: è il turno dei Protoss (che però, nell'ultima missione, dovrete utilizzare in combinazione con una base Terran), la razza più evoluta.
Uno dei punti forti di Starcraft è l'assoluto equilibrio tra le forze nonostante siano così diverse tra loro.

Un'altra introduzione in seguito molto ricalcata fu la trama degna di un film o di un romanzo (che poi è stato appunto scritto), profonda e articolatissima. Ben spiegata in filmati e lunghe conversazioni di gioco senza però mai appesantire il gameplay. Questo conferisce al titolo un coinvolgimento e un senso di epicità non respirabile in un Dune o un Age of Empires.
È inusuale che mi ritrovi a lodare questo aspetto perché se mal tarato è un appesantimento non da poco, ma quando è implementato con simile classe ed è "skippabile" a piacimento (potete serenamente completare il gioco senza conoscere nemmeno i nomi dei protagonisti o il perché ci siano delle battaglie) allora ben venga.
Starcraft introdusse tanto altro ma i due elementi più significativi furono secondo me questi sopracitati.

Il gioco divenne un successo planetario, tanto che in Corea del Sud i giocatori arrivarono a sfidarsi in televisione, pagati dagli sponsor.
La modalità online su tutte contribuì a renderlo uno dei giochi PC più venduti di sempre (il quinto per l'esattezza).


VERSIONE N64

Un RTS senza mouse?! Per carità no!
Questo è un po' quello che nel 2000 i PCisti sicuramente pensarono all'uscita del loro amato titolo su una home console. Tuttavia in questi giorni, spulciando vari forum e discussioni su Starcraft, ho scoperto che tanti amanti della versione originale hanno vivamente apprezzato pure il singolare port.
Analizziamolo quindi nel dettaglio...


GRAFICA

Il Nintendone è una console nata per spingere più poligoni che sprites, tuttavia sa regalarci un ottimo 2D (proprio oggi stavo giocando a Mischief Makers). Starcraft 64 riesce a proporci tutti i modelli e le ambientazioni del titolo originale, senza nessun tipo di taglio nel gameplay. Tuttavia la versione PC risulta molto più nitida e pulita.
Accendendo la console ci viene presentato un filmato di una tristezza unica, con una risoluzione che fa un po' vasellina spalmata sullo schermo. Il gioco si fa subito perdonare con delle schermate opzioni di una risoluzione e dettaglio inauditi, ancora più belle della versione PC.
Il Nintendone riesce a gestire senza rallentamenti sullo schermo un centinaio di complesse unità ricche di informazioni, davvero notevole. Ho notato qualche calo solo quando ho davvero esagerato con le armate e ho annichilito un'enorme base Zerg con più di cento unità Terran; ho temuto che la cartuccia esplodesse.
Ovviamente nella versione N64 non sono presenti i filmati (a parte quello iniziale abbastanza pietoso che ho menzionato poco fa).


SONORO

Qui invece i tagli si fanno più pesanti, infatti, sebbene le frasi pronunciate dalle unità siano quasi tutte presenti, ci sono meno musiche e la trama non ci viene narrata con il parlato, bensì con dei lunghi testi da leggere. Qui il coinvolgimento di cui parlavo prima viene meno.
Tutto ciò che comunque resta nella versione N64 dal punto di vista del sonoro è estremamente buono. Frasi, urla, avvisi, effetti sonori e musiche sono perfettamente riprodotti.


GAMEPLAY

Com'è possibile giocare a un RTS senza il mouse?
Non ci crederete ma è sorprendentemente facile e ci si abitua in fretta. Gli sviluppatori hanno inoltre migliorato alcune meccaniche rispetto al gioco originale, in modo che l'esperienza non risultasse complicata per via della mancanza di mouse e tastiera.
Una volta imparate le combinazioni alcune pratiche sono ancora più veloci rispetto alla versione PC (le dita sono più veloci del polso), altre meno.
Il control stick (che ha una sensibilità perfettamente regolabile secondo le nostre esigenze) muove quello che era il puntatore del mouse e, se mosso durante la pressione del tasto Z, muove invece la telecamera lasciando il puntatore al centro dello schermo. Tutto ciò è di una comodità unica poiché per spostare la visuale non c'è bisogno che il puntatore raggiunga il bordo dello schermo.
Con la pressione di R+Z si accede al menu costruzioni e con i tasti C e/o il control stick ci si muove all'interno di questo con gran velocità.
Con il tasto L si va immediatamente con lo schermo da una base all'altra senza dover aspettare (l'operazione con un mouse sarebbe un pelino più lenta) e il gioco è strapieno di soluzioni di questo genere.
Insomma, conoscere i controlli non fa quasi mai rimpiangere il mouse, anzi.
Perché ho scritto quasi? Perché nelle operazioni di micromanaging l'assenza del mouse pesa parecchio, mentre si assale una base nemica è spesso difficile selezionare una sola o due unità, oppure tirare fuori dai guai un protagonista che non deve assolutamente morire, ecc.
Anche qui però gli sviluppatori hanno ridotto il problema migliorando alcuni aspetti della versione originale. Gli scavatori, una volta sfornati, vanno automaticamente a svolgere il loro lavoro nelle miniere di gas e minerali, senza che tu debba dire a ognuno di loro (per quaranta o più volte all'interno della stessa missione) di andare a farlo (come se fossero stati creati per chissà quali altri motivi). Chi ha conosciuto la versione PC sa bene quanto fosse irritante questo aspetto.
Inoltre, anche se le operazioni di micromanaging sono spesso complicate, ci sono varie alternative molto efficaci che mi hanno portato a finire il gioco usando relativamente molto poco il puntatore per la selezione delle unità.
Infatti con il tasto R si selezionano automaticamente le unità sullo schermo, premendolo due volte si selezionano solo le unità di un particolare tipo, e così via. Quindi in battaglia non c'è bisogno di andare a selezionare le unità col puntatore.
Questo stratagemma è ancora più efficace se si pensa che nella versione N64 il numero delle unità gestibili contemporaneamente sale a 18 (erano 12 nella versione PC). Guidare una flotta di 18 Battlecruiser completamente upgradati e fare fuori interi eserciti e basi solo con quelli è una delle esperienze più appaganti che i videogiochi possano regalarvi, credetemi.
Una nota dolente di tutti i primi RTS, che non trova eccezione nemmeno in Starcraft, sono le unità che vanno un po' per i fatti loro (qualcuno direbbe "scarse abilità di pathfinding"), spesso per andare da un punto all'altro fanno giri assurdi, che spesso prevedono una capatina nella base nemica per farsi sventrare in pochi secondi. Quindi attenti che salgano sulla rampa giusta o son guai. Deficit nel reparto AI sono riscontrabili anche quando una vostra singola unità "aggancia" autonomamente un'unità nemica in fuga e voi ve ne accorgete solo quando la ritrovate da sola (e ormai spacciata) in chissà quale punto della mappa. Problemi che avevano un po' tutti i giochi del genere all'epoca, abbastanza superabili, non troppo frequenti o irritanti.
La versione Nintendo 64 non solo aveva tutte le missioni del gioco originale, disponeva inoltre dell'espansione Brood War (praticamente due giochi in uno) e di missioni e scenari esclusivi.
Sebbene mancasse l'importantissima modalità online, era comunque presente una chicca non da poco...la modalità multiplayer locale. Tramite split screen è infatti possibile giocare in due, uno contro l'altro o in modalità cooperativa contro il nemico. Fantastico, leggere i ricordi in rete relativi a questa modalità, lascia capire quanto all'epoca abbia divertito fratelli e amici vari.


Insomma ragazzi, un port favoloso e non un bizzarro esperimento.
Fa impallidire il suo rivale su console Command & Conquer a mio avviso, e mi spiace che all'epoca non sia stato importato in Europa.

Un'altra gemma nella libreria N64.



Edited by cagliari64 - 6/6/2016, 15:31
 
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