GamesCollection

La vostra mini-review del giorno!, Brevi pillole di cosa giocate,se lo consigliate e il vostro parere.

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Eraserhead
view post Posted on 29/3/2010, 20:49     +1   -1




CITAZIONE (akrilico @ 29/3/2010, 17:23)
[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Cursed mountain
Produttore: Deep silver
Anno: 2009
Piattaforma: Wii
Genere: Survival horror
Distribuito da: Koch media


[VOTI]
Grafica: 9
Sonoro: 7
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 5
Votazione finale: 8
LO CONSIGLIATE?: SI

D'accordo su tutto, un gioco che va vissuto, un esperienza estremamente solitaria e introspettiva...
L'ho vissuto dall'inizio alla fine e mai mi ha annoiato. I ritmi lenti sono perfetti per un gioco del genere.
Consiglio vivamente la visione del film "Touching the void" perchè i sviluppatori (ex :cry: ) si sono profondamente ispirati a questo film...
Complimenti Akrilico, bella Minireview
 
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thedarksideofforce
view post Posted on 29/3/2010, 20:57     +1   -1




finalmente un topic che non c'entra un cazzo con i rare, mint e compagnia bella... diamoci dentro, questa è gamescollection! :woot:
 
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view post Posted on 29/3/2010, 20:59     +1   -1
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non mi recensite GTA (il primo su PSX e PC).

MIO!!! prenotato! che giocoooooo
 
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KingpinZero
view post Posted on 29/3/2010, 21:02     +1   -1




CITAZIONE (thedarksideofforce @ 29/3/2010, 21:57)
finalmente un topic che non c'entra un cazzo con i rare, mint e compagnia bella... diamoci dentro, questa è gamescollection! :woot:

Io ero il primo a non avere fiducia in questo progetto che avrei dovuto far partire da tempo, ma in un certo senso se me lo consentite "the king effect" (:lol: :P) sta funzionando.
Quello che voglio è sentire i gamer collezionisti, impiegando pochi minuti si fa qualcosa di costruttivo per TUTTI con divertimento e passione.
Quando ho coniato Powered by Passion era proprio per questo motivo.
Grazie Maurì!
 
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KingpinZero
view post Posted on 29/3/2010, 21:39     +1   -1




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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Assassin's Creed Bloodlines
Produttore: Griptonite Games
Anno: 2009
Piattaforma: PSP
Genere: Action Adventure/Stealth
Distribuito da: Ubisoft Montreal
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Introduzione:
Dopo il successo meritato della controparte casalinga delle avventure di Altair con l'orizzonte già colmo del secondo titolo, Ubisoft tenta di portare la magia delle avventure del nostro assassino contro i templari su psp con un capitolo vitale per la saga. Bloodlines accorcia il gap storico e i plot holes di zero micron tra il primo e il secondo episodio, facendo di questo titolo un irrinunciabile esperienza per chi volesse completare totalmente l'avventura.

Grafica:
La psp ha mostrato i muscoli in molte occasioni, con uso sapiente delle sue specifiche hardware come Resistance Retribution, i vari Syphon Filter e Metal Gear. Griptonite games non è da meno e con grande disinvoltura porta la magia dei fasti grafici delle console maggiori in soli 5" di schermo. I personaggi sono ben definiti, le strutture sono ben costruite e non si distaccano minimamente da quanto visto sulle console next gen. L'engine grafico, ereditato e adattato dalla produzione casalinga, tiene botta in maniera pauroso, con 30fps stabili e mai saltellanti, con una profondità di campo elevata per la sezione in cui ci si trova, resa ancora più incisiva dai famosi salti della fede. Certo, non aspettatevi di vedere flotte di persone impegnate nell'affar suo, è pur sempre una piccolissima console di modesta potenza. Ma la gente c'è, ci si può mimetizzare, ci sono le guardie e bisogna comunque avere un atteggiamento corretto col pubblico. Insomma, di pregiata fattura nonchè strabiliante, sembra veramente di giocare alla versione casalinga.

Sonoro:
Trattandosi di un Assassin's Creed 1.5, il gioco eredita tutto il comparto sonoro dal primo episodio con qualche accenno del secondo. Percui ritroviamo sia gli stessi effetti sonori, le musiche e i doppiaggi (in italiano! TOTALMENTE!) che hanno reso immersivo il primo capitolo. Se vi sono piaciute le musiche epiche, a metà tra l'arabo melodico e l'epico medievale, sarete contenti di sapere che sono qui, cristalline e limpide. Formidabili i doppiaggi, gli attori italiani per una volta non sono blandi e recitano a dovere le parti a loro assegnate. Nessuno parla una lingua diversa, percui avere un gioco TOTALMENTE localizzato è solo un pregio e non da poco.

Giocabilità:
Purtroppo il layout della psp rende le cose difficili in alcuni frangenti. Mancando del secondo analogico, si è costretti a premere L e usare i tasti per direzionare lo sguardo, mentre R svolge la funzione di "azioni" come nella produzione precedente. Il Free-Flow, sistema implementato da ubisoft che consete ad altair di scalare qualsiasi cosa con movenze feline e omogenee è presente anche qui, solo che in alcune situazioni rimane ostico a causa della macchinosità dei tasti e della telecamera non gestibile se non in sessioni precise. Detto questo, ci si fa la mano, e scalare altissime palazzine per il consueto salto della fede ha un non so che di magico. Se vi domanderete quanto è figo fare quello che facevate in poltrona a casa semplicemente su di un piccolo schermo E non sentirne la mancanza, fidatevi è normale. Poteva essere migliore il gameplay, è ostico e bastardo nei combattimenti, ma la pazienza paga eccellentemente, parola mia.

Rigiocabilità:
Nonostante le città non siano così "aperte" (e sarebbe impossibile, è una psp) ma bensì divise in sezioni (porto, mercato, piazza, quartiere povero etc etc) non sono esenti da side quests come assassinio, difesa, corriere e tutto l'ambaradan presente nelle produzioni next gen. Quindi se procederete o meno nella storia, per altro davvero ottima (e che colma tanti buchi del primo e del secondo, specie temporali), avrete sempre tanto da fare e da scegliere. La scelta è la vostra: certo ciò contribuisce ad allungare il gioco, ma una volta terminato dubito che potrete rigiocarlo. Almeno non per chi non è fan della serie...ma è pur sempre un AC portatile, quindi magari il desiderio di "assaggiarlo" di nuovo potrebbe affacciarsi.


Longevità:

Credo che il gioco si assesti intorno alle 8 ore senza sidequests,almeno fino al punto dove sono io (ultima città). Dipende ovviamente di come volete approcciarlo e godervelo, ma possiamo affermare che con sidequests e affini si potrebbe toccare le 12 ore. Insomma una buona avventura in questo senso.

Commenti finali:
Si può upgradare Altair con le monete dei templari, si possono fare sidequests e ci si può immergere completamente nella storia. L'ottimo doppiaggio e l'atmosfera musicale/grafica è l'essenza del gioco e un successo di Griptonite e Ubisoft, tanto da voler creare questo AC 1.5 come lo definisco io come pezzo vitale delle cronache degli assassini a noi taaanto cari. Il problema purtroppo è nel gameplay, macchinoso e ostico, poche sezioni stealth e molti combattimenti (per altro si richiede un timing decente per le mosse) forzano un pò la magia e lo spirito di AC, incentrando il tutto di più sull'azione. E' pur sempre un titolo handheld, quindi creato sulla base pickup and play, in questo senso, ammesso che serve l'impegno per un'avventura di questo calibro, riesce alla grande. Consigliato per chi non vuole rinunciare a niente di queste cronache d'assassini.

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[VOTI]
Grafica: 8
Sonoro: 9
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 5
Votazione finale: 7
LO CONSIGLIATE?: SI per gli appassionati, da provare per gli altri.
 
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Eraserhead
view post Posted on 29/3/2010, 21:59     +1   -1




Assolutamente, grande bel Topic!! Applausi!!!
 
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view post Posted on 30/3/2010, 11:07     +1   -1
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Collezionista Supremo

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CITAZIONE (MrHard @ 29/3/2010, 21:59)
non mi recensite GTA (il primo su PSX e PC).

MIO!!! prenotato! che giocoooooo

secondo me invece sarebbe molto interessante avere più pareri sullo stesso gioco. vedete voi ;)

io penso che la prossima che farò sarà su rez :wub:


grazie infinite ad eraserhead per i complimenti e soprattutto grazie al king per l'iniziativa :)
 
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KingpinZero
view post Posted on 30/3/2010, 11:39     +1   -1




Akri credo che se si recensisce un gioco non si può fare una review doppia,come non si può creare una sub discussione sul titolo.
Il mio obbiettivo è semplice: vi torna la nostalgia dopo aver visto una mini review di un gioco e desiderate parlarne? Ottimo! Apriamo un 3d sul titolo linkando la review.
Se funziona come penso finalmente torneremo a parlare di viggì come è sempre stato..
Grazie a te e contribuite! Pochi minuti per fare una review senza niente di impegnativo :)
 
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view post Posted on 30/3/2010, 11:44     +1   -1
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ok, allora io mi prenoto per rez :P
 
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il Piccione
view post Posted on 30/3/2010, 11:48     +1   -1




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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: LOCOROCO
Produttore: SCEJ
Anno: 2006
Piattaforma: PSP
Genere: PLATFORM/2D
Distribuito da: SCEE

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Introduzione:
C’e’ un mondo bizzarro, da qualche parte nell’universo, popolato da esseri altrettanto bizzarri, i quali vivono le loro normali esistenze, in mezzo alla natura, con spensieratezza. Il simpaticone di turno decide di rovinare la festa a tutti e pianifica una metodica e spietata campagna di neutralizzazione del quieto vivere, spargendo materia nera ovunque, a mezzo di gaglioffi poco raccomandabili, capaci di esprimersi solamente a monosillabi e particolarmente rissosi. Chi salvera’ il pacifico mondo? Barbapapa’? Quasi...

Grafica:
Ridotto all’essenziale, il coloratissimo e rotondissimo mondo dei Locoroco splende di uno stile unico: colori vividi, linee definite, design che piu’ di una volta lascia stupefatti, facendoci tornare bambini. Il 2D e’ perfetta rappresentazione di cio’ che e’ al contorno e degli elementi fisici (Fisici?) che lo caratterizzano. La fluidita’ e’ perfetta, e l’effetto rimbalzo non perde un colpo. Tutto e’ al posto giusto, curato in maniera certosina e senza sbavature di sorta.

Sonoro:
Locoroco e’ in simbiosi con la musica. La musica e’ parte integrante di Locoroco. Canterete motivetti che devasteranno il vostro cervelletto insieme ai protagonisti, ognuno avente uno stile che gli e’ proprio. Non si puo’ descrivere appieno una colonna sonora di tale fattura. La si deve vivere sulla propria pelle. Si deve provare ogni singolo passaggio, ogni singolo effetto, ogni singola parola (Parola?). Questo e’ un platform musicale, forse. O forse un musical a piattaforme. O forse nulla di tutto questo. Inserite gli auricolari e lo scoprirete.

Giocabilità:
Quando ci si trova a dover far muovere un mondo intero, al fine di far fare al nostro grasso protagonista progressi nel gioco, direi che e’ sufficiente a bollare come anomalo il titolo Sony. In una sorta di mega flipper a scorrimento orizzontale, con capatine in verticale, lo scopo e’ di far raggiungere al Locoroco la fine del livello, senza trascurare il cogliere (Cogliere?) i nostri compari lungo il percorso, inglobarli (Inglobarli?) in noi, e acquisire massa sufficiente a proseguire per le impervie vie che ci si parano davanti. Bonus nascosti a profusione, come da tradizione. Evoluzioni mozzafiato, voli (Voli?), scivolate e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Vedere chi gioca piegarsi a destra e sinistra a seguito del mondo che sta facendo ruotare, nella speranza di ottenere piu’ inerzia, non ha prezzo. Devastante.

Rigiocabilità:
Una volta terminato, Locoroco riposera’ tranquillo nella sua custodia, a meno che non siate feticisti dell’arredamento di iterni per abitazioni di Locoroco. Tale peculiarita’ non soddisfera’ molti palati, ma e’ comunque uno spunto in piu’ per chi volesse riprendere in mano la PSP, magari nell’intento di completare al 100% il gioco.

Longevità:
Completare questo simulatore di essere gelatinoso da un altro pianeta non vi portera’ via molto tempo, se non badate molto alla forma. Ma Locoroco vi avviluppera’ tra le sue spire, e vi costringera’ a farsi scoprire in ogni suo recondito nascondiglio, al fine di scovare il Mui Mui (Mui Mui?) perduto, o qualche compare nascosto a mo’ di eremita in posti quasi impossibili da raggiungere. Ma una via c’e’ sempre. E nel piu’ classico dei ‘provo l’ultima volta e poi spengo’ vi ritroverete ad avere gli occhi incollati al piccolo schermo del portatile per molte e molte ore.

Commenti finali:
Locoroco merita tutta la vostra attenzione. In una perfetta miscela di classicismo, innovazione, classe e demenza, questo e’ un gioco che mostra come con delle idee semplici ed una buona programmazione si possa creare un piccolo gioiellino. Non si gridera’ al capolavoro, ma Locoroco ha sicuramente lasciato il segno, e questo non e’ cosa da poco, considerati i tempi che corrono. Fatelo vostro senza remora alcuna. Non ve ne pentirete.
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[VOTI]
Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilità: 9
Rigiocabilità: 6
Votazione finale: 8
LO CONSIGLIATE?: SI
 
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view post Posted on 30/3/2010, 11:57     +1   -1
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locoroco è dio
recensione perfetta
 
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Eraserhead
view post Posted on 30/3/2010, 12:21     +1   -1




Voglio vedere anche qualche bella recensione spietata... Iniziamo a far fioccare anche dei 3 4...
 
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view post Posted on 30/3/2010, 12:34     +1   -1
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CITAZIONE (Eraserhead @ 30/3/2010, 13:21)
Voglio vedere anche qualche bella recensione spietata... Iniziamo a far fioccare anche dei 3 4...

GIUSTO! Un bel censimento dei giochi da evitare come la peste :woot:
 
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KingpinZero
view post Posted on 30/3/2010, 12:47     +1   -1




Come al solito il Piccione ci propone una rece di alto livello su un titolo quantomai difficile da spolpare.
Sono a lavoro ora, percui caro il mio amico pennuto ti rispondo al pm in serata.
Riguardo al resto, siate spietati: se avete un titolo fuffa su cui scrivere fatelo,le mini review si adattano a perfezione!
 
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Eraserhead
view post Posted on 30/3/2010, 14:52     +1   -1




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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: KNIGHTMARE
Produttore: KONAMI
Anno: 1986
Piattaforma: MSX
Genere: SHOT'EM'UP A SCORRIMENTO VERTICALE
Distribuito da: KONAMI
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Introduzione:
"For expert only: this is a game adventure of super-high level difficulty", questa la descrizione nella parte posteriore della scatola. Già a volerci avvisare che questo gioco sarà un sfida estrema. La storia è delle più tradizionali, Afrodite è stata rapita e imprigionata nel Castello dell'Incubo, proprietà del Re dell'Oltretomba. Popolon, il guerriero che andremo a impersonare ama codesta fanciulla e farà di tutto per riuscire a liberarla. Una notte, la dea Era, parla in sogno a Popolon e gli dice che per trovare il castello dovrà dirigersi oltre le vette del Monte Atos, servendosi dei poteri che Afrodite ha lasciato per la strada. Risvegliato e riposato inizia il viaggio verso la bella Afrodite...

Grafica:
Siamo nel 1986 e gli sviluppatori non potevano contare su poligoni e texture, ma questo non toglie nulla a Knightmare che si assesta su ottimi livelli per l'epoca. Il design dei nemici è piuttosto semplice, con nemici quali cavalieri armati, volatili, piccole nubi e scheletri, insomma nulla di eccezionale ma per i boss è un'altra storia perchè ispirati anche a miti storici, come il primo boss Medusa. Le palette dei colori è essenziali, con i livelli che variano dal verde per i prati, il rosso per la terra e il blu per l'acqua; questi sono i colori principali che fanno da sfondo ai livelli, ma il contrasto con i nemici completamente neri o bianchi funziona. Molto fluide le animazioni e pregevole l'effetto di una fiamma che compare sui nemici quando li si elimina.

Sonoro:
Le musiche di questo gioco sono da Antologia. Ricorderò per sempre il motivetto del primo stage, indimenticabile. Anche gli effetti degli attacchi provenienti dai nemici risultano brillanti e ben dettagliati. Gli attacchi del nostro eroe si differenziano sia per intensità che per tonalità a seconda dell'arma che stiamo utilizzando.

Giocabilità:
Qui arriva il punto forte del titolo. Il gameplay è molto simile al più famoso Kiki Kaikai ma immaginate questo scrolling verticale automatico a scatti, nemici che compaiono e che iniziano ad attaccare, bonus e power up da dover recuperare il tutto condito con un protagonista che si muove relativamente lento rispetto ai nemici e ai loro attacchi. Nella più buona tradizione dei titoli Shooter in generale, se venite colpite è morte certa, nessuna barra dell'energia, solo un power up- scudo permetterà di proteggervi da un paio di attacchi. I potenziamenti riguardano il tipo di attacco che varia da dei semplici coltelli lanciati veritcalmente, dei boomerang che hanno la caratteristica di colpire il nemico anche nella fase di ritorno, delle frecce infuocate che trapassano i nemici ma la velocità di fuoco risulta più lenta a delle sfere lanciate in tre direzioni ma di scarsa potenza.

Rigiocabilità:
Infinita!!! Come uno Shooter non si smette mai di voler arrivare al punteggio più alto. A volte diventa piuttosto frustante perchè il livello di difficoltà è estremamente alto e quindi può scoraggiare, ma eravamo stati avvisati, nella confezione si rammenta FOR EXPERT ONLY.
La voglia di assistere al finale diventerà sempre maggiore, ma col passare del tempo ci si accorgerà che resterà un miraggio.

Longevità:
Un titolo difficile e dall'azione di scorrimento piuttosto lenta potrebbe indurre a lasciarlo sullo scafale dopo poche partite. Ma quando cala la notte e sotto le coperte si ripensa a quel Knightmare che nulla perdona, subito torna la voglia di riprovare, riprovare e riprovare per vedere quanto è davvero difficile portarlo a termine. Insomma, un titolo a lunga scadenza che va somministrato in piccole dosi.

Commenti finali:
Sarà che io ci sono estremamente affezionato, è stata una delle mie prime esperienze videoludiche, ma questo titolo ha veramente molto da dire. Il suo fascino risiede nella sua estrema difficoltà, tant'è che non sono mai riuscito a vedere più del terzo livello. In ogni caso si lascia giocare bene, le musiche sono fantastiche e la sfida altissima.
Piccola curiosità: lasciando il gioco in pausa per più di qualche minuto, il nostro eroe si addormenta con tanto di copertina e bolla che esce dal naso. Knightmare

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[VOTI]
Grafica: 8
Sonoro: 9
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 10
Votazione finale: 8
LO CONSIGLIATE?: SI
 
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