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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Assassin's Creed Bloodlines
Produttore: Griptonite Games
Anno: 2009
Piattaforma: PSP
Genere: Action Adventure/Stealth
Distribuito da: Ubisoft Montreal
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Introduzione:Dopo il successo meritato della controparte casalinga delle avventure di Altair con l'orizzonte già colmo del secondo titolo, Ubisoft tenta di portare la magia delle avventure del nostro assassino contro i templari su psp con un capitolo vitale per la saga. Bloodlines accorcia il gap storico e i plot holes di zero micron tra il primo e il secondo episodio, facendo di questo titolo un irrinunciabile esperienza per chi volesse completare totalmente l'avventura.
Grafica:La psp ha mostrato i muscoli in molte occasioni, con uso sapiente delle sue specifiche hardware come Resistance Retribution, i vari Syphon Filter e Metal Gear. Griptonite games non è da meno e con grande disinvoltura porta la magia dei fasti grafici delle console maggiori in soli 5" di schermo. I personaggi sono ben definiti, le strutture sono ben costruite e non si distaccano minimamente da quanto visto sulle console next gen. L'engine grafico, ereditato e adattato dalla produzione casalinga, tiene botta in maniera pauroso, con 30fps stabili e mai saltellanti, con una profondità di campo elevata per la sezione in cui ci si trova, resa ancora più incisiva dai famosi salti della fede. Certo, non aspettatevi di vedere flotte di persone impegnate nell'affar suo, è pur sempre una piccolissima console di modesta potenza. Ma la gente c'è, ci si può mimetizzare, ci sono le guardie e bisogna comunque avere un atteggiamento corretto col pubblico. Insomma, di pregiata fattura nonchè strabiliante, sembra veramente di giocare alla versione casalinga.
Sonoro:Trattandosi di un Assassin's Creed 1.5, il gioco eredita tutto il comparto sonoro dal primo episodio con qualche accenno del secondo. Percui ritroviamo sia gli stessi effetti sonori, le musiche e i doppiaggi (in italiano! TOTALMENTE!) che hanno reso immersivo il primo capitolo. Se vi sono piaciute le musiche epiche, a metà tra l'arabo melodico e l'epico medievale, sarete contenti di sapere che sono qui, cristalline e limpide. Formidabili i doppiaggi, gli attori italiani per una volta non sono blandi e recitano a dovere le parti a loro assegnate. Nessuno parla una lingua diversa, percui avere un gioco TOTALMENTE localizzato è solo un pregio e non da poco.
Giocabilità:Purtroppo il layout della psp rende le cose difficili in alcuni frangenti. Mancando del secondo analogico, si è costretti a premere L e usare i tasti per direzionare lo sguardo, mentre R svolge la funzione di "azioni" come nella produzione precedente. Il Free-Flow, sistema implementato da ubisoft che consete ad altair di scalare qualsiasi cosa con movenze feline e omogenee è presente anche qui, solo che in alcune situazioni rimane ostico a causa della macchinosità dei tasti e della telecamera non gestibile se non in sessioni precise. Detto questo, ci si fa la mano, e scalare altissime palazzine per il consueto salto della fede ha un non so che di magico. Se vi domanderete quanto è figo fare quello che facevate in poltrona a casa semplicemente su di un piccolo schermo E non sentirne la mancanza, fidatevi è normale. Poteva essere migliore il gameplay, è ostico e bastardo nei combattimenti, ma la pazienza paga eccellentemente, parola mia.
Rigiocabilità:Nonostante le città non siano così "aperte" (e sarebbe impossibile, è una psp) ma bensì divise in sezioni (porto, mercato, piazza, quartiere povero etc etc) non sono esenti da side quests come assassinio, difesa, corriere e tutto l'ambaradan presente nelle produzioni next gen. Quindi se procederete o meno nella storia, per altro davvero ottima (e che colma tanti buchi del primo e del secondo, specie temporali), avrete sempre tanto da fare e da scegliere. La scelta è la vostra: certo ciò contribuisce ad allungare il gioco, ma una volta terminato dubito che potrete rigiocarlo. Almeno non per chi non è fan della serie...ma è pur sempre un AC portatile, quindi magari il desiderio di "assaggiarlo" di nuovo potrebbe affacciarsi.
Longevità:Credo che il gioco si assesti intorno alle 8 ore senza sidequests,almeno fino al punto dove sono io (ultima città). Dipende ovviamente di come volete approcciarlo e godervelo, ma possiamo affermare che con sidequests e affini si potrebbe toccare le 12 ore. Insomma una buona avventura in questo senso.
Commenti finali:Si può upgradare Altair con le monete dei templari, si possono fare sidequests e ci si può immergere completamente nella storia. L'ottimo doppiaggio e l'atmosfera musicale/grafica è l'essenza del gioco e un successo di Griptonite e Ubisoft, tanto da voler creare questo AC 1.5 come lo definisco io come pezzo vitale delle cronache degli assassini a noi taaanto cari. Il problema purtroppo è nel gameplay, macchinoso e ostico, poche sezioni stealth e molti combattimenti (per altro si richiede un timing decente per le mosse) forzano un pò la magia e lo spirito di AC, incentrando il tutto di più sull'azione. E' pur sempre un titolo handheld, quindi creato sulla base pickup and play, in questo senso, ammesso che serve l'impegno per un'avventura di questo calibro, riesce alla grande. Consigliato per chi non vuole rinunciare a niente di queste cronache d'assassini.
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[VOTI]
Grafica: 8
Sonoro: 9
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 5
Votazione finale: 7
LO CONSIGLIATE?: SI per gli appassionati, da provare per gli altri.