GamesCollection

La vostra mini-review del giorno!, Brevi pillole di cosa giocate,se lo consigliate e il vostro parere.

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thedarksideofforce
view post Posted on 29/3/2010, 10:46     +1   -1




[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Bari Arm
Produttore: Human
Anno: 1993 (jap release)
Piattaforma: Sega Mega Cd
Genere: Shoot 'em up
Distribuito da: Sega
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Introduzione:
Rilasciato nel 1993 in Giappone e successivamente convertito per la controparte Americana con il titolo "Android Assault: the revenge of bari arm", questo sparatutto orizzontale classico contende la palma di migliore shooter al titolo Compile Dennin Aleste riuscendo ad attirare un'utenza dominio di altre macchine più fortunate sul mercato dell'epoca. Il titolo si basa sul nome del character designer Masami Obari.

Grafica:
Sappiamo tutti i limiti della palette grafica della poco fortunata macchina di Sega, tuttavia questo gioiellino della Human spinge il Mega cd verso il suo massimo potenziale grafico nonchè stilistico. I colori su schermo sono vividi e coerenti con lo stile grafico; il charatcher design è ben riuscito, con boss dettagliati e sprite di ottima fattura e grandezza.

Sonoro:
Il supporto cd aiuta lo zoppicante chip sonoro a rendere al meglio esplosioni e spari, la colonna sonora è riuscita ed immersiva; il ritmo parte blando, con sonorità fusion-jazz per poi sfociare, durante le battaglie con i boss, nell'elettronica più agguerrita. Menzione speciale per "Gravity Pagoda" e "Blue Wind", due perle di valore nella ost del gioco, sicuramente la parte più riuscita del gioco.

Giocabilità:
Il concetto di gioco è quantomai vetusto ma mai banale: avanza, schiva e spara. Detto questo però, le potenzialità blastatorie di Bari Arm sono di primissimo livello: arsenale multiplo, upgrade per ogni arma che culmina in un upgrade finale e la trasformazione in mech. Il mech risulta più potente sotto il profilo di potenza di fuoco ma più lento ed impacciato nello schivare i colpi.

Rigiocabilità:
Il fattore rigiocabilità è strettamente collegato alla natura stessa del gameplay, offrendo pochi spunti a riguardo. La presenza di una storia (per quanto banale) e delle cutscene non giustifica sicuramente vita eterna a questo ottimo gioco, mentre l'unico incentivo potrebbe essere la sfida con se stessi nel migliorare punteggio e velocità nel concludere il gioco.

Longevità:
I livelli di difficoltà sono pressochè identici, e il livello di sfida a "normal" è ben bilanciato anche nei primi livelli dove un pizzico di strategia e la conoscenza delle posizioni dei nemici è condizione sufficiente a permetterci di uscirne vivi. Detto questo, la longevità è quanto di già visto in titoli simili e sarebbe stato gradito un sistema di scelte o bivi per aumentare la durata del gioco.

Commenti finali:
Dal mio punto di vista, Bari Arm è una piccola stella nello sfortunato firmamento del add on made in Sega, con punte di eccellenza nel game design e nella colonna sonora. Un ottimo sparatutto, classico nella sua linearità e strategico al punto giusto; graficamente all'altezza delle produzioni dell'epoca ed innovativo quanto basta per distingerlo dai soliti noti. Se siete amanti del genere non potete non averlo, recuperarlo è cosa buona e giusta! come diceva qualcuno...

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[VOTI]
Grafica: 7.5
Sonoro: 8.5
Giocabilità: 8.5
Rigiocabilità: 7.5
Votazione finale: 8.5
LO CONSIGLIATE?: SI
 
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KingpinZero
view post Posted on 29/3/2010, 11:07     +1   -1




Eccellente morris, la indicizzo come torno a casa!
 
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il Piccione
view post Posted on 29/3/2010, 11:51     +1   -1




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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: RIDGE RACER
Produttore: NAMCO
Anno: 2005
Piattaforma: PSP
Genere: RACING/ARCADE
Distribuito da: SCEE

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Introduzione:
Nuova console nuovo Ridge Racer. Questo il motto di casa Sony. Poteva la piccola neonata non essere accompagnata da degno corredo? Sugli scaffali al Day One, Ridge Racers tenta gli occhi ed i portafogli dei potenziali acquirenti. Chi compra PSP al lancio difficilmente resiste. Che sia questi un fan di vecchia data della serie o il nuovo entrato nel mondo videoludico. D’altronde il connubio corse automobilistiche/videogiochi risale alla notte dei tempi. Basta inserire l’UMD, accendere la console, e se ne ha l’immediata prova tangibile.

Grafica:
Il piccolo schermo del cucciolo Sony e’ finestra su di un mondo di paesaggi mozzafiato, percorsi che si snodano fluidi tra luci notturne, tramonti, albe, soli accecanti, campagne, metropoli, crinali e villaggi. In un turbinare di dettagli i nostri occhi dovranno focalizzarsi sulla guida: la velocita’ e’ suprema e nessuna distrazione e’ concessa. Gli effetti visivi sono eccellenti e sembra impossibile vedere cotanta grazia racchiusa in un supporto cosí minuscolo. Applausi.

Sonoro:
Ridge Racer e’ sinonimo di musica adrenalinica, che pompa al ritmo dei cilindri del motore, che ti fa salire l’adrenalina, che ti rende capace di sorpassi in derapata al limite del contatto, che tira fuori l’anima tamarra che e’ custodita piu’ o meno segretamente in noi. La playlist e’ qui suprema, ripescando i classici dei passati episodi, aggiungendo versioni inedite, da gustare rigorosamente con gli auricolari. Effetti sonori sempre ottimi.

Giocabilità:
Menu’ al solito ricco, con il Tour Mondiale come cuore del gioco, accompagnato da una curva di difficolta’ accattivante e ben calibrata, che ci portera’ a correre davvero al limite del consentito. Al superamento dei vari tour sbloccheremo piste, vetture e nuove competizioni. Corsa Singola e Corsa a Tempo i classici di sempre. Tutti i percorsi di tutti i ridge racer a disposizione. La derapata regna sovrana, suprema direi. Un turbo si riempira’ alle nostre sgommate. Tre turbo. Tre fucilate da sparare all’uopo. Non un errore, non un’esitazione.

Rigiocabilità:
Prima di finirlo tutto sbloccando ogni cosa suderete le proverbiali sette camicie. Ma la verita’ e’ un’altra: non importa finirlo. Ridge Racer va giocato. Sempre. Ogni qual volta si ha un momento libero. Pochi minuti. Giusto un giro. Perche’ e’ come una canzone che non stanca mai, come un film che ti rapisce per l’ennesima volta, come un libro in cui perdersi nuovamente. Ridge Racer non e’ rigiocabile. Ridge Racer si gioca. Sempre. Punto. E l’ultimo chiuda la porta.

Longevità:
Un editor di Tour Modiali, accoppiato dalla modalita’ Corsa Singola lo rendono praticamente infinito. La modalita’ principale e’ davvero impegnativa da portare a termine e solo questa e’ sufficiente a rendere il titolo Namco un inno al gioco Arcade. Al mordi e fuggi che nulla ha dello junk food, quanto piuttosto di un continuo ed infinito assaporare bocconcini prelibati e di classe, con quel tanto di genuinita’ casereccia che ci da’ la sicurezza di un prodotto senza data di scadenza.

Commenti finali:
Avere una PSP senza Ridge Racer e’ un delitto. Che si amino o meno i titoli automobilistici. Ridge Racer trascende il genere e qui viene sublimato all’ennesima potenza. Puro divertimento arcade, che poco concede al resto. Gioia per gli occhi e le orecchie, frutto di un comparto tecnico impressionante. Concilia il sonno (dormirete sempre di meno, ma lo farete con gusto), non sporca ed e’ sempre con voi. Come avrebbe scritto una certa rivista di videogiochi: Medaglia D’Oro.
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[VOTI]
Grafica: 9
Sonoro: 9
Giocabilità: 9
Rigiocabilità: 9
Votazione finale: 9
LO CONSIGLIATE?: SI
 
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view post Posted on 29/3/2010, 12:06     +1   -1
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Sull'orlo del tempo

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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Soul Calibur
Produttore: Namco
Anno: 1999
Piattaforma: Dreamcast
Genere: Picchiaduro
Distribuito da: Namco
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Introduzione:
Ammettiamolo: questo titolo non ha bisogno di presentazioni. Già il nome “Soul Calibur” sicuramente non vi sarà nuovo: qualche anno fa infatti è uscito il quarto capitolo per Playstation 3 e Xbox 360. E’ uno dei giochi di picchiaduro più famosi del mondo dei videogames e da molti è considerato il più bello per la console Sega (me compreso). Uscito nel 1999 insieme ad altri titoli di lancio come Sonic Adventure e Sega Rally 2, Soul Calibur è un picchiaduro in 3D basato su combattimenti ad armi bianche. E’ proprio sulla figura della spada che si basa la storia del gioco: i nostri protagonisti si batteranno tra di loro per entrare in possesso della Soul Edge, la spada “malefica”, chi per loschi fini e chi per distruggerla e riportare la serenità sulla terra.

Grafica:
Il gioco merita un dieci già solo per la grafica mozzafiato: tutti i personaggi sono strutturati in modo strepitoso e i vari stage sono semplicemente fantastici.

Sonoro:
Stesso discorso vale per la musica e per l’audio in generale: Soul Calibur presenta le voci originali giapponesi (sottotitolate naturalmente in inglese) e il suono delle armi quando colpiscono l’avversario danno proprio l’idea che si stia partecipando realmente all’incontro!

Giocabilità:
Per quanto riguarda il gameplay, non c’è una nota negativa: i controlli sono semplici ed efficaci. Il giocatore si può muovere in otto direzioni e può fare tre tipi di mosse: attacco verticale, attacco orizzontale e difesa. C’è poi la cosiddetta Soul Charge, un potenziamento che ti permette di essere più potente e scattante finché l’avversario non ti colpisce.

Rigiocabilità e longevità:
Essendo un picchiaduro naturalmente il fattore "rigiocabilità" è ottimo. Bisogna anche aggiungere che nel gioco sono presenti una miriade di segreti, dai personaggi sbloccabili alle illustrazioni e così via, che compariranno durante l’avventura.

Commenti finali:
Insomma, se non avete ancora questo gioco, andate subito a procurarvelo (su eBay si trova molto facilmente)… anzi, compratelo in duplice copia. Per sicurezza.

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[VOTI]
Grafica: 10
Sonoro: 9
Giocabilità: 10
Rigiocabilità: 10
Votazione finale: 10
LO CONSIGLIATE?: SI!
 
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view post Posted on 29/3/2010, 12:45     +1   -1
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Leggenda Collezionistica

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Luna Boscosa di Endor

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bellissima iniziativa!!
stasera posto la mia prima small review :woot:
 
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view post Posted on 29/3/2010, 12:55     +1   -1
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Collezionista Supremo

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kiiiiiiiiiiiiing!!!!!!!!
akrilico con una k ed un c!!!!
non con 2 k!!
 
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view post Posted on 29/3/2010, 14:13     +1   -1
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Dev Master

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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Cadillacs & Dinosaurs
Produttore: Capcom
Anno: 1993
Piattaforma: CPS1
Genere: Picchiaduro a scorrimento


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Introduzione:
Classico picchiaduro anni '90, ispirato ai fumetti di Mark Schultz.
In un futuro non meglio precisato il passato e il presente si sono fusi con effetti devastanti: i dinosauri son tornati ad abitare il nostro mondo!
Dopo una convivenza pacifica tra umani e dinosauri, la banda dei Black Marketeer, capeggiata da uno scienziato con la pretesa di cambiare il corso dell'evoluzione, decide di iniziare a dargli la caccia, scatenando tutta la loro primordiale ira.
Jack Tenrec, Hannah Dundee, Mustapha Cairo e Mess O'Bradovich non possono restare a guardare!

Grafica:
Grafica eccelsa, stile Capcom inconfondibile. Realizzazione tecnico-artistica di altissimo livello. Fondali originali ben disegnati, molto diversi fra loro ed evocanti un'atmosfera preistorico-moderno di forte impatto: strutture ed edifici moderni perfettamente assimilati da una giungla preistorica. Sprite dei personaggi curati e ben definti, movimenti sempre fluidi anche durante le azioni più concitate e con numerosi elementi interattivi (bidoni da rompere, dinosauri da molestare, ecc...).
Animazioni del tutto assenti; ma in un picchiaduro a scorrimento ne facciamo più che volentieri a meno

Sonoro:
Bisogna ammettere che il sonoro è, nella maggior parte dei casi, l'aspetto del gioco che meno colpisce il videdeogiocatore; e sicuramente in questo caso l'aspetto meno curato. Un comparto sonoro molto semplice: pochi "versi" associati ai quattro protagonisti, ma musiche che sanno accompagnare bene (nella loro semplicità) le varie fasi di gioco.

Giocabilità:
Il gioco, come nella stragrande maggioranza dei picchiaduro a scorrimento, si sviluppa in livelli: otto per l'esattezza. Alla fine di ogni livello si affronta il classico boss da eliminare. Gameplay semplice e intuitivo, la leva joystick è utilizzata per muovere il personaggio sull'asse X e Z. Premendo contemporaneamente il tasto azione e il tasto salto faremo eseguire al nostro personaggio una "super-mossa" a 360° che permetterà di salvarci da situazioni critiche. E' possibile effetuare prese ( due diverse per ogni personaggio ) avvicinandoci all'avversasrio sensa coplirlo. Utilissima la funzione "corsa", premendo due volte in rapida sucessione la leva in corrispondenza dell'asse X, a cui è possibile associare una mossa in slancio.
Gameplay impreziosito dalla possibilità di raccogliere e utilizzare vari oggetti sparsi per i livelli, tra cui armi da fuoco di ogni calibro.
Da 1 a 3 giocatori, il multiplayer è ben realizzato dinamico e divertente!

Rigiocabilità:
Sono 17 anni che lo gioco, e ogni volta che lo vedo riproposto in qualche salagiochi o bar (anche se sempre più di rado) una partitella ci scappa sempre. E' uno di quei giochi che quando lo finisci, anche se stremato, ti vien subito voglia di rigiocare.
Rigiocabilità pressoché infinita, ad ogni partita si affina la propria tecnica di combattimento e l'esperienza di gioco diventa sempre più piacevole.

Longevità:
E' un gioco arcade, non ideato per esser terminato in sessioni multiple, la longevità ovviamente è relativa; un giocatore non alle prime armi con i picchiaduro a scorrimento in meno di un oretta lo finisce (magari consumando qualche credito in più negli ultimi livelli decisamente più ostici).

Commenti finali:
Gioco purtroppo mai approdato su console, quindi a meno che non abbiate un coin-op Jamma, godibile solo a mezzo emulatore.
Gran gioco, fruibile da giocatori di ogni età, hardcore gamer e casual gamer. Sani e genuini cazzotti: divertimento garantito per tutti!


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[VOTI]
Grafica: 8
Sonoro: 5.5
Giocabilità: 8
Rigiocabilità: 9
Votazione finale: 8.5
LO CONSIGLIATE?: SI

Edited by MrHard - 29/3/2010, 15:33
 
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view post Posted on 29/3/2010, 16:23     +1   -1
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[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Cursed mountain
Produttore: Deep silver
Anno: 2009
Piattaforma: Wii
Genere: Survival horror
Distribuito da: Koch media

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Introduzione:
Cursed mountain fa parte della non foltissima schiera dei titoli di terze parti della lineup wii di qualità.
E' un survival horror con un background alquanto insolito, non solo per il genere, quanto per i videogiochi in generale: siamo verso la fine degli anni 80, e vestiamo i panni di Eric Simmons, scalatore professionista, con una gloriosa carriera alle spalle.
Il fratello minore di Eric, Frank, anch'egli scalatore, risulta disperso durante una spedizione commissionata dall'ambiguo Edward Bennet per ritrovare un antico manufatto sacro, su una delle poche vette al mondo ancora non conquistate dell'himalaya: il chomolonzo, una montagna sacra per i buddhisti tibetani. Eric parte così alla ricera del fratello, ma anche di sè stesso.

Grafica:
La grafica è di alto livello. L'engine di gioco riesce a gestire con disinvoltura spazi aperti e chiusi, senza caricamenti tra gli uni e gli altri, ed ha un campo visivo estremamente lungo.
La buona risoluzione delle texture, la credibilità degli effetti particellari, e una meticolosa attenzione per il dettaglio, regalano all'esperienza di gioco (perchè di vera e propria esperienza si tratta) degli scorci a dir poco memorabili: spesso ci ritroveremo a contemplare paesaggi d'alta montagna molto suggestivi, con diverse condizioni di luce e meteo. Dal crepuscolo, alla notte, fino a tempeste di neve o pomeriggi assolati.
La palette in generale è molto limitata, e spesso il gioco sembra in bianco e nero o virato seppia, ma sembrerebbe più una scelta stilistica (magari guidata sì dai limiti tecnici del wii, ma come fu la nebbia per il primo silent hill)
Anche gli effetti speciali in generale sono molto belli e curati.
Le scene d'intermezzo sono in stile graphic novel, realizzate con un mix di disegni a mano ed engine di gioco, molto evocative ed efficaci.
Il tutto comunque contribuisce a reggere un'atmosfera estremamente particolare ed unica

Sonoro:
Il sonoro è nella media dei survival horror, giocato molto sui rumori della montagna, il vento e tutto ciò che ci si potrebbe aspettare di sentire in un monasteri tibetani abbandonati, infestati dagli spiriti dei monaci che li abitavano.
Viene anche usato in alcune situazioni lo speaker del wiimote, per simulare delle chiamate via radio. Molto ben fatto.

Giocabilità:
La giocabilità è nella media del genere. Si usano wiimote e nunchuck. Il primo per le armi (non molte. tutte più che altro dei picconi da scalatore upgradabili con manufatti magici), il secondo per muoverci in 3a persona.
I combattimenti non sono molto blanciati: fino a circa metà gioco sono molto facili e non danno mai problemi. Poi la difficoltà aumenta bruscamente, e possono in alcuni (pochi) punti diventare frustranti.
I sistema è un po' elaborato, ma funziona: agitando il wiimote, si colpiscono gli spiriti per indebolirli (unici nemici del gioco, di 4 tipi. Saremo soli praticamente dall'inizio alla fine. In tutto incontreremo 4 personaggi in carne ed ossa), poi si entra nella 'modalità di visione del terzo occhio' in cui bisogna puntare col wiimote in alcuni punti evidenziati sullo spirito stesso, ed iniziare il rituale per purificarlo, il quale consiste nel fare dei gesti con wiimote e nunchuck, indicati a schermo, che mimano certe forme di arti marziali o simili. Molto coinvolgente.
Durante questo processo però, saremmo alla mercè degli altri spiriti, che potranno interromperci. In generale funziona tutto abbastanza bene, sebbene spesso alcuni movimenti col nunchuck non vengono rilevati, costringendoci a gesticolare come dannati, e magari a ripetere il rituale.
Gli ambienti in cui ci muoviamo sono di vario tipo: villaggi o campi base disabitati, monasteri disabitati, montagna, grotte, montagna ed ancora montagna. Tutto in perfetta solitudine.

Rigiocabilità:
Come tutti i survival, una volta finito sarà molto difficile che lo rigiocherete. Al massimo potreste decidere di raccogliere tutti i documenti nascosti (non molto bene a dire il vero. io credo di averne mancati un paio su circa 80), che aiutano non poco alla completa comprensione della complessa trama.
Non esistono neanche bivi o finali multipli.

Longevità:
La durata di Cursed mountain è strettamente legata a come decidererte di approcciare al gioco. Andando spediti, correndo sempre e non fermandosi a guardare il paesaggio, dovreste cavarvela anche in meno di 10 ore.
Ma se vi lasciate coinvolgere dai pensieri di Eric, dalle vedute mozzafiato ed in generale dalle vicende narrate nei vari libri trovati in giro (adeguandovi così allo spirito del gioco stesso), vi aspettano 15 ore o più di un'esperienza ludica intimamente personale.

Commenti finali:
Come avrete capito, Cursed mountain è un gioco molto particolare. Direi quasi unico.
Non è un survival che spaventa o fa paura. Non usa nemmeno trucchetti, come il classico mostro che ci appare all'improvviso. Non è nemmeno inquietante. Almeno non nella misura e nei modi dei silent hill. A volte 'disturba', ma più come certi film di david lynch.
E' abbastanza lineare, ma meno di altri survival. Certo, la strada è una sola, ma spesso la libertà di movimento è ampia.
Purtroppo non tutti riusciranno ad apprezzare i ritmi lenti, e l'opprimente senso di solitudine ed introspezione che ci accompagneranno per tutto il gioco, fino alle oniriche e metafisiche battute finali.
Il consiglio che vi dò è di non avere fretta nel portarlo a termine di farvi rapire dall'ambientazione unica ed evocativa, dai monologhi interiori di Eric (ottima la recitazione del doppiatore inglese -sottotitolato in italiano-) e magari di sorvolare sul il sistema di controllo a volte impreciso.
Consigliato soprattutto a chi ha amato il primo silent hill e l'indimenticabile eternal darkness.

[VOTI]
Grafica: 9
Sonoro: 7
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 5
Votazione finale: 8
LO CONSIGLIATE?: SI

Edited by akrilico - 29/3/2010, 19:43
 
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Miyamoto
view post Posted on 29/3/2010, 16:46     +1   -1




grazie per la rece di GTI Brò...bellissima...sono sempre più tentato anche se il fatto del DD su PSP mi fa stare molto di più verso la versione Wiiiiiii
 
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Antony%
view post Posted on 29/3/2010, 17:37     +1   -1




Interessantissima le recensione di Cursed Mountain, grazie mille!
 
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thedarksideofforce
view post Posted on 29/3/2010, 18:33     +1   -1




[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: The Ninja Warriors Again
Produttore: Natsume
Anno: 1994
Piattaforma: Super Famicom
Genere: Beat 'em up
Distribuito da: Taito Corp.
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Introduzione:
La prima apparizione di Ninja Warriors avviene in sala giochi alla fine degli anni '80, e vede impegnati due cyborg dalle fattezze ninja che si trovano a contrastare un esercito di mercenari ostili a suon di kunai e shuriken.
La trama di questo pseudo spin-off o remake, che dir si voglia, è alquanto simile al coin op ma rinnovato nel gameplay e nella grafica.

Grafica:
A tratti stupefacente, quanto di meglio potesse offrire il mai troppo lodato 16 bit Nintendo; sprite enormi ed animazioni di buona fattura, fondali animati e un uso del colore ottimo. Il character design esprime ottimamente le qualità dei cyborg che, durante le battaglie, subiscono danni fisici visibili sul personaggio. Anche le esplosioni sono ricreate egregiamente nonchè il sangue che sgorga a fiumi tra i vari livelli.

Sonoro:
Il sonoro si attesta su livelli alti, eccelle nelle musiche orecchiabili e ben studiate, calzando a pennello nel costesto cyber-cazzuto del titolo in questione. Suoni metallici si affiancano ad esplosioni e boati, sfruttando a pieno l'hardware Nintendo.

Giocabilità:
Giocabilità ai massimi livelli e ben bilanciata, gameplay vario con proiezioni e mosse degne dei più blasonati beat 'em up di casa Capcom; ottime le collisioni tra gli sprite. Il repertorio mosse varia a seconda del personaggio scelto, dei tre a disposizione, troveremo il ninja, la kunoichi e l'all-cyborg Kamaitachi che è una buona via di mezzo tra i primi due.
Anche i combattimenti tra i boss sono resi al meglio, mettendo il giocatore in difficoltà più di una volta.

Rigiocabilità:
Quando un titolo spacca non ha età. E' stato uno dei giochi che ho consumato a furia di inserirlo nel mio fantastico Super Nes, avendo quella magia che pochi titoli sanno offrire. Divertimento puro, non c'è altro.

Longevità:
Per la media del genere non c'è di che lamentarsi, abbiamo 8 livelli di gioco e tre livelli di difficoltà che metteranno a dura prova i vostri riflessi. I livelli sono grandi e ben realizzati, con ambientazioni riuscite e mai ripetitive che culminano nel consueto scontro col boss di turno dove, per riuscire a sconfiggerlo, bisognerà adottare un minimo di strategia oltre alla forza bruta.

Commenti finali:
Ninja Warriors again è uno dei migliori beat 'em up sul Super Nintendo, l'unica nota negativa riguarda la possibilità di giocare in cooperativa con un secondo giocatore che, tuttavia, non mina assolutamente l'altissima qualità di questo titolo.

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[VOTI]
Grafica: 9
Sonoro: 8
Giocabilità: 9
Rigiocabilità: 8
Votazione finale: 9
LO CONSIGLIATE?: SI
 
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view post Posted on 29/3/2010, 18:44     +1   -1
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CITAZIONE (Antony% @ 29/3/2010, 18:37)
Interessantissima le recensione di Cursed Mountain, grazie mille!

grazie a te ;)
 
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KingpinZero
view post Posted on 29/3/2010, 20:14     +1   -1




CITAZIONE (akrilico @ 29/3/2010, 13:55)
kiiiiiiiiiiiiing!!!!!!!!
akrilico con una k ed un c!!!!
non con 2 k!!

OOOOOpss...scusa ciccio, corretto :)

INDICE AGGIORNATO! Ragazzi ma siete grandissimi! Ho letto le review in pochissimi minuti e tutte d'un fiato, con grande gioia. Eccellente come le avete stese, sintetiche e stilose, questo era il senso che volevo comunicare in questo progetto.
Keep them coming!

Vorrei poi fare un inchino ad uno dei miei maestri preferiti, il Piccione...sono felice che grazie a questo 3d lo vedo scrivere di nuovo, sono orgoglioso di avere una sua opera qui.
Per tutti gli altri, siete grandi!
 
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view post Posted on 29/3/2010, 20:26     +1   -1
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se qualcuno mandasse una voce allo zio... :rolleyes:
 
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KingpinZero
view post Posted on 29/3/2010, 20:32     +1   -1




CITAZIONE (akrilico @ 29/3/2010, 21:26)
se qualcuno mandasse una voce allo zio... :rolleyes:

Eh...

Comunque ragazzi, vi rammento che per rimanere nell'idea di "mini Review" cercate di usare al massimo 6 righe per tipologia! Ho visto che ne usate molte di più, diciamo che va bene, ma così si perde il gusto delle mini review...solo un piccolo appunto :D
Per quanto mi riguarda, sono favolose tutte!
 
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603 replies since 28/3/2010, 10:35   14333 views
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