[CARTA D'IDENTITA']
Titolo: Cursed mountain
Produttore: Deep silver
Anno: 2009
Piattaforma: Wii
Genere: Survival horror
Distribuito da: Koch media
Introduzione:Cursed mountain fa parte della non foltissima schiera dei titoli di terze parti della lineup wii di qualità.
E' un survival horror con un background alquanto insolito, non solo per il genere, quanto per i videogiochi in generale: siamo verso la fine degli anni 80, e vestiamo i panni di Eric Simmons, scalatore professionista, con una gloriosa carriera alle spalle.
Il fratello minore di Eric, Frank, anch'egli scalatore, risulta disperso durante una spedizione commissionata dall'ambiguo Edward Bennet per ritrovare un antico manufatto sacro, su una delle poche vette al mondo ancora non conquistate dell'himalaya: il chomolonzo, una montagna sacra per i buddhisti tibetani. Eric parte così alla ricera del fratello, ma anche di sè stesso.
Grafica:La grafica è di alto livello. L'engine di gioco riesce a gestire con disinvoltura spazi aperti e chiusi, senza caricamenti tra gli uni e gli altri, ed ha un campo visivo estremamente lungo.
La buona risoluzione delle texture, la credibilità degli effetti particellari, e una meticolosa attenzione per il dettaglio, regalano all'esperienza di gioco (perchè di vera e propria esperienza si tratta) degli scorci a dir poco memorabili: spesso ci ritroveremo a contemplare paesaggi d'alta montagna molto suggestivi, con diverse condizioni di luce e meteo. Dal crepuscolo, alla notte, fino a tempeste di neve o pomeriggi assolati.
La palette in generale è molto limitata, e spesso il gioco sembra in bianco e nero o virato seppia, ma sembrerebbe più una scelta stilistica (magari guidata sì dai limiti tecnici del wii, ma come fu la nebbia per il primo silent hill)
Anche gli effetti speciali in generale sono molto belli e curati.
Le scene d'intermezzo sono in stile graphic novel, realizzate con un mix di disegni a mano ed engine di gioco, molto evocative ed efficaci.
Il tutto comunque contribuisce a reggere un'atmosfera estremamente particolare ed unica
Sonoro:Il sonoro è nella media dei survival horror, giocato molto sui rumori della montagna, il vento e tutto ciò che ci si potrebbe aspettare di sentire in un monasteri tibetani abbandonati, infestati dagli spiriti dei monaci che li abitavano.
Viene anche usato in alcune situazioni lo speaker del wiimote, per simulare delle chiamate via radio. Molto ben fatto.
Giocabilità:La giocabilità è nella media del genere. Si usano wiimote e nunchuck. Il primo per le armi (non molte. tutte più che altro dei picconi da scalatore upgradabili con manufatti magici), il secondo per muoverci in 3a persona.
I combattimenti non sono molto blanciati: fino a circa metà gioco sono molto facili e non danno mai problemi. Poi la difficoltà aumenta bruscamente, e possono in alcuni (pochi) punti diventare frustranti.
I sistema è un po' elaborato, ma funziona: agitando il wiimote, si colpiscono gli spiriti per indebolirli (unici nemici del gioco, di 4 tipi. Saremo soli praticamente dall'inizio alla fine. In tutto incontreremo 4 personaggi in carne ed ossa), poi si entra nella 'modalità di visione del terzo occhio' in cui bisogna puntare col wiimote in alcuni punti evidenziati sullo spirito stesso, ed iniziare il rituale per purificarlo, il quale consiste nel fare dei gesti con wiimote e nunchuck, indicati a schermo, che mimano certe forme di arti marziali o simili. Molto coinvolgente.
Durante questo processo però, saremmo alla mercè degli altri spiriti, che potranno interromperci. In generale funziona tutto abbastanza bene, sebbene spesso alcuni movimenti col nunchuck non vengono rilevati, costringendoci a gesticolare come dannati, e magari a ripetere il rituale.
Gli ambienti in cui ci muoviamo sono di vario tipo: villaggi o campi base disabitati, monasteri disabitati, montagna, grotte, montagna ed ancora montagna. Tutto in perfetta solitudine.
Rigiocabilità:Come tutti i survival, una volta finito sarà molto difficile che lo rigiocherete. Al massimo potreste decidere di raccogliere tutti i documenti nascosti (non molto bene a dire il vero. io credo di averne mancati un paio su circa 80), che aiutano non poco alla completa comprensione della complessa trama.
Non esistono neanche bivi o finali multipli.
Longevità:La durata di Cursed mountain è strettamente legata a come decidererte di approcciare al gioco. Andando spediti, correndo sempre e non fermandosi a guardare il paesaggio, dovreste cavarvela anche in meno di 10 ore.
Ma se vi lasciate coinvolgere dai pensieri di Eric, dalle vedute mozzafiato ed in generale dalle vicende narrate nei vari libri trovati in giro (adeguandovi così allo spirito del gioco stesso), vi aspettano 15 ore o più di un'esperienza ludica intimamente personale.
Commenti finali:Come avrete capito, Cursed mountain è un gioco molto particolare. Direi quasi unico.
Non è un survival che spaventa o fa paura. Non usa nemmeno trucchetti, come il classico mostro che ci appare all'improvviso. Non è nemmeno inquietante. Almeno non nella misura e nei modi dei silent hill. A volte 'disturba', ma più come certi film di david lynch.
E' abbastanza lineare, ma meno di altri survival. Certo, la strada è una sola, ma spesso la libertà di movimento è ampia.
Purtroppo non tutti riusciranno ad apprezzare i ritmi lenti, e l'opprimente senso di solitudine ed introspezione che ci accompagneranno per tutto il gioco, fino alle oniriche e metafisiche battute finali.
Il consiglio che vi dò è di non avere fretta nel portarlo a termine di farvi rapire dall'ambientazione unica ed evocativa, dai monologhi interiori di Eric (ottima la recitazione del doppiatore inglese -sottotitolato in italiano-) e magari di sorvolare sul il sistema di controllo a volte impreciso.
Consigliato soprattutto a chi ha amato il primo silent hill e l'indimenticabile eternal darkness.
[VOTI]
Grafica: 9
Sonoro: 7
Giocabilità: 7
Rigiocabilità: 5
Votazione finale: 8
LO CONSIGLIATE?: SI
Edited by akrilico - 29/3/2010, 19:43